Il Gender Gap in relazione ai ruoli lavorativi in Italia
La presente trattazione vuole prendere in esame una realtà concreta che, seppure in un'epoca ricca di liberalità e modernizzazione, riecheggia pesantemente nella società odierna e lascia nell'ombra le molteplici innovazioni e i numerosi traguardi raggiunti sinora: la disparità di genere. Il gender gap, o divario di genere, è quel fenomeno che si verifica dal momento in cui in un determinato contesto vengono meno le pari opportunità per uno dei due generi.
La Psicologia del lavoro e delle organizzazioni dà la possibilità di analizzare una tematica tanto rilevante quanto impellente e che tutt'ora è protagonista di innumerevoli diatribe: la disparità di genere in relazione ai ruoli lavorativi, con particolare riguardo alla donna in quanto tale.
La scelta di tale tematica scaturisce dal personale interesse rivolto alla gender equality e, al tempo stesso, dalla fiducia che, un giorno non molto remoto, non si debba più parlare di diseguaglianza. Purtroppo, o per fortuna, l'esser donna è una prerogativa che mi consente di notare, tutt'oggi, la presenza incessante e di stereotipi e di pregiudizi.
Fulcro di tale discussione è la disparità di genere in ambito lavorativo. È impossibile cercare di occultare l'esistenza di un gap tra uomo e donna, specialmente all'interno del mondo del lavoro, ramo in cui trova la sua massima espressione. Al fine di restringerne il campo, oggetto d'esame sarà il gap in territorio nazionale, in quanto è concezione italiana considerare l'emancipazione femminile un fenomeno atipico. A ciò, è annesso un silenzio d'ordine generale che, tuttavia, dovrebbe essere rimpiazzato da maggiore considerazione.
Numerose sono le lotte e i sacrifici che ogni donna ha dovuto affrontare per ottenere la propria emancipazione anche se, tuttavia, lento è il processo che porta alle pari opportunità perché i passi da fare sono ancora molti. In tutto il mondo e in ogni epoca la donna si è ritrovata a ripercorrere una strada in salita colma di impedimenti, a dover combattere per i propri diritti civili e politici e a dover subire, divenendo così il bersaglio prescelto. Tale argomento rimbomba nell'aria a memoria d'uomo.
È a tal proposito che mi pongo numerose domande a riguardo: quante volte mi sono sentita discriminata in quanto donna? In che modo la disparità di genere influenza la carriera lavorativa femminile? Uomini e donne hanno realmente pari possibilità di realizzarsi? Cosa significa promuovere la parità dei sessi? Ma, soprattutto, riusciremo mai a colmare questo gap o l'uguaglianza di genere è un'utopia?
L'intento è quello di riportare alla luce questa asimmetria di genere tramite l'esposizione di episodi discriminatori, l'analisi di dati statistici e la discussione dei vari strumenti legislativi messi a disposizione dal governo italiano. Scopo ulteriore sarà scoprire l'esistenza di strategie aggiuntive possibili per prevenire il trattamento illegittimamente differenziato. La finalità ultima è trovare un responso valido ai quesiti sopracitati e rimediare alla scarsa attenzione che la collettività, caratterizzata da obliatori attivi, ripone a questa delicata tematica, probabilmente dettata dalla convinzione di averla già debellata.
La tesi è articolata in tre sezioni: nel primo capitolo, viene fornito un excursus storico riguardante la figura della donna. In particolare, viene analizzata la condizione femminile in momenti storici quali l'età romana, il Medioevo, l'Ottocento e il Novecento. Si tratta di un raffronto: in questi anni, infatti, appare evidente la diversità di trattamento tra genere maschile e genere femminile.
Nel secondo capitolo, invece, viene chiarita la definizione di identità di genere e, nello specifico, la definizione di identità femminile. A seguire, si analizzano i costrutti sociali consueti di stereotipi, pregiudizi e discriminazioni nell'esigenza di chiarirne la terminologia.
L'ultimo capitolo, infine, rappresenta il cardine dell'intera trattazione: i punti trattati, difatti, sono il gender gap in ambito lavorativo, il gender pay gap o divario retributivo di genere, e il glass ceiling riguardante il problematico avanzamento di carriera femminile. Alfine, è presente una disamina del gender gap in Italia mediante un accurato esame di dati statistici e il passaggio al vaglio della tutela legislativa. In ultima sede, attraverso la testimonianza di donne discriminate sul lavoro, viene fornita la possibilità di conoscere lo status femminile contemporaneo.
L'obiettivo è quello di verificare l'efficienza delle leggi nazionali attuali o, eventualmente, perseverare affinché ne vengano promulgate di nuove.
L'unica questione incompiuta resta: il gap uomo- donna verrà mai risanato? Ai posteri l'ardua sentenza!
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Informazioni tesi
Autore: | Valentina Legname |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2022-23 |
Università: | Università Telematica "Universitas Mercatorum" |
Facoltà: | Scienze Cognitive, Psicologiche, Pedagogiche e degli Studi Culturali |
Corso: | Scienze e tecniche psicologiche |
Relatore: | Giuseppe Godino |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 49 |
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