Alterazioni di coscienza: tra scienza e misticismo

3 Introduzione La storia millenaria degli stati alterati di coscienza e le testimonianze a riguardo offrono un’infinità di spunti riflessivi sulla loro importanza nell’evoluzione dell’umanità. Con questo lavoro propongo un excursus caleidoscopico del fenomeno allucinatorio come traccia di un’antica armonia cosmica, in competizione col materialismo odierno. La prima parte della tesi tratta alcuni riferimenti etnologici degli stati alterati che forniscono una base storica per le scoperte scientifiche relative alle loro manifestazioni, affiorate nel XX secolo e analizzate nella seconda parte. Infine, nel terzo e ultimo capitolo, viene affrontata la tematica del conflitto tra la sacralità arcaica dell’estasi e la demonizzazione contemporanea delle sue forme, dovuta al riduzionismo medico. Per esaltare il valore dell’eccezionalità psichica ho scelto di fondere approcci umanistici e scientifici ispirandomi al neurologo Oliver Sacks, che definisce le allucinazioni come componente essenziale dell’umana condizione, collocandole in una categoria speciale a sé stante dalla vita mentale. La nostra normale coscienza in stato di veglia, la coscienza razionale, come la chiamiamo, è solo uno specifico tipo di coscienza, là dove intorno a essa, e da essa separati da un sottilissimo diaframma, sussistono potenziali forme di coscienza del tutto diverse… Potremmo vivere tutta la vita senza nemmeno sospettare che esistano; ma se si applica lo stimolo necessario, ecco che al contatto le potenzialità si mostrano a noi in tutta la loro completezza… Nessuna descrizione dell’universo nella sua totalità può essere definitiva qualora in essa s’ignorino queste forme di conoscenza altre… [...] La nota dominante ne è invariabilmente la riconciliazione. È come se gli opposti del mondo, la cui contraddittorietà e conflittualità danno origine a tutte le nostre difficoltà e preoccupazioni, fossero fusi in unità… Per me il senso vivente di questa realtà compare soltanto nello stato mistico artificiale dello spirito 1 . 1 James, Le varie forme dell’esperienza religiosa, pp. 334-335.