Il ruolo del gene Klotho nell'invecchiamento

INTRODUZIONE La nostra vita comincia con il concepimento, i maggiori cambiamenti nello sviluppo si presentano prima della nascita e la crescita continua fino al raggiungimento della maturità sessuale. Dopo, il deterioramento funzionale diventa gradualmente apparente e si va incontro all'invecchiamento, fino alla morte. La prima metà della nostra vita, consistente nello sviluppo e nella maturazione, è ben controllata da programmi genetici “evoluzionariamente sviluppati e ben organizzati”. Che cosa allora della nostra vita, dopo le fasi di riproduzione e allattamento, è geneticamente programmato? Che cosa avviene a caso? Questi sono gli interrogativi che spingono gli studiosi alla determinazione genetica del processo dell’invecchiamento e della longevità. Molti risultati, pertanto, sono venuti alla luce grazie a studi condotti con metodi genetici molecolari sulle sindromi di invecchiamento prematuro nell’uomo (Ellis, N. A., 1996). Questi si sono interessati dei mutanti dalla lunga durata della vita di Caenorhabditis elegans, del moscerino della frutta Drosophila Melanogaster, del lievito (Johnson, F.B., et al., 1999; Guarente, I. & Kenyon, C., 2000; Gems, D., 2001) e di linee di topo caratterizzate da breve e lunga durata della vita (Brown-Borg et al., 1996; Kuro-o, M., et al., 1997; Migliaccio, E., et al., 1999). 1