La memoria infiammatoria delle cellule staminali epidermiche accelera la guarigione di una lesione cutanea
La memoria immunitaria permette ad un organismo di “ricordare” un precedente contatto con un antigene e di reagire più prontamente ad un secondo incontro. Oltre alla memoria immunitaria adattativa, tipica dei linfociti B e T, vi è un differente tipo di memoria immunitaria a carico di cellule come macrofagi e i linfociti NK che rappresentano il sistema immunitario innato. A livello molecolare, mentre i linfociti B e T “ricordano un antigene” attraverso una importante ricombinazione genetica, i macrofagi e i linfociti NK sfruttano dei meccanismi epigenetici. Attraverso un sistema di enhancer latenti sono in grado di modificare il loro panorama epigenetico cambiandone la regolazione dell’espressione genica per un lungo periodo, garantendo una risposta più efficace in seguito ad un secondo trauma. Recentemente ci si è accorti che anche alcuni altri tipi di cellule non appartenenti ai globuli bianchi hanno dimostrato di avere sistemi di memoria che permettono una maggiore efficienza o velocità nella risposta ad un successivo danno tissutale. In particolare le cellule staminali epidermiche sono in grado di ricordare eventi di infiammazione di diversa natura, in modo da essere più efficienti nel processo di ri-epitelizzazione che avviene durante guarigione di una lesione cutanea. Utilizzando una tecnica genomica chiamata ATAC-Seq che permette di identificare le regioni cromatiniche accessibili nel genoma di una popolazione cellulare, è stato evidenziato come un evento infiammatorio possa indurre un cambiamento nell’accessibilità di locus genici specifici e come alcuni di questi restino aperti fino a 180 giorni dopo un evento infiammatorio. Approfondendo la ricerca su alcuni di questi locus con esperimenti in vivo, hanno dimostrato che il gene AIM2 è un importante regolatore di questo processo. Infatti, il knockout murino di questo gene impedisce all’animale di acquisire vantaggi in seguito al primo evento infiammatorio. Nonostante sia stato osservato un riarrangiamento epigenetico nel genoma di queste cellule, la possibilità che i meccanismi siano i medesimi della memoria immunitaria innata è ancora da dimostrare.
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Informazioni tesi
Autore: | Davide Annese |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2019-20 |
Università: | Università degli Studi di Torino |
Facoltà: | Scienze Biologiche |
Corso: | Scienze biologiche |
Relatore: | Giacomo Donati |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 21 |
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