Alcune evidenze empiriche nelle frodi societarie su un campione di paesi Usa-Europa
Questa tesi nasce quindi con l’obiettivo di rappresentare un fenomeno complesso ed articolato come quello delle frodi finanziarie: fenomeno altamente diffuso che però molto spesso viene sottovalutato dagli agenti interessati.
Ovunque nel mondo le frodi finanziarie si confermano una delle principali minacce per il business, indipendentemente dal settore di appartenenza, dalle dimensioni e dai paesi in cui operano le imprese.
Nei capitoli che seguiranno cercherò di definire la frode finanziaria analizzando alcune sue caratteristiche e indicando le varie modalità con cui essa si può verificare; seguirà poi un’analisi precisa del verificarsi di tale fenomeno in alcuni paesi presi in considerazione, mettendo a confronto analogie e differenze.
In particolare, nel primo capitolo, dopo avere definito brevemente che cosa sia la frode, si analizzano le caratteristiche che possono essere rilevanti in ambito finanziario. A questo proposito occorre sottolineare l’importanza di una corretta corporate governance, poiché da essa deriva la massimizzazione della tutela degli azionisti.
Altri elementi che giocano un ruolo importante sono i controlli interni ed esterni alla società: tra questi le figure più importanti sono quelle dei sindaci e dei revisori perché hanno il compito di vigilare sulla società. Il problema sorge qualora queste figure non svolgono il loro lavoro in maniera indipendente dalla società che controllano: per questo entrambi devono avere una serie di requisiti, pena la decadenza dall’incarico.
Infine, si prenderà in considerazione il ruolo delle banche in alcuni scandali finanziari, tenendo presente il comportamento che gli intermediari hanno assunto non informando il pubblico dei risparmiatori sotto il profilo rischio/rendimento di molti titoli collocati e del ruolo attivo che hanno avuto in molti crack, pur essendo spesso a conoscenza della situazione finanziaria della società.
Si indicheranno poi le categorie di frodi, distinguendo tra frodi interne ed esterne, frodi “off the book” e frodi “on the book” e nell’ultimo paragrafo si elencheranno le frodi più diffuse, facendo riferimento anche a casi concreti che hanno riguardato quel tipo di reato.
Il secondo capitolo si focalizza su un’analisi empirica delle frodi in Italia, Svizzera, Usa, Regno Unito e Russia, partendo da un’indagine svolta dalla PricewaterhouseCoopers nel 2007 e confrontandola con i dati del passato.
Di seguito, sono state analizzate la diffusione delle frodi nei vari Paesi valutando come tale andamento si sia modificato dal 2005 al 2007 e soprattutto quali sono le tipologie di frodi più diffuse cogliendo le analogie e le differenze e confrontando la realtà del fenomeno rispetto alla sua percezione; si prosegue poi, con l’analisi dei soggetti che compiono le frodi.
Le ragioni per cui nei vari Paesi le percentuali tra perpetratori interni ed esterni variano, può dipendere da una serie di fattori: il contesto culturale del paese, i controlli della società e il tipo di corporate governance.
A seguire, si prendono in considerazione i costi che un’impresa subisce a seguito di una frode: costi che oltre ad essere di natura economica, possono essere classificati anche come danni collaterali quali ad esempio, la diminuzione del prezzo delle azioni, la perdita di motivazione del personale, danni di immagine e reputazionali.
Una volta definiti i costi, si valutano le attività di recupero dei fondi messe in atto dalle società, anche se il grado di successo è spesso marginale poiché nella maggior parte dei casi non viene recuperato nulla delle perdite subite.
Nell’ultima parte si affrontano le misure preventive adottate dalle imprese per evitare le frodi e le azioni correttive che vengono prese per estirpare la frode una volta verificatasi.
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Informazioni tesi
Autore: | Isabella Nasisi |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2007-08 |
Università: | Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano |
Facoltà: | Scienze Bancarie, Finanziarie e Assicurative |
Corso: | Economia dei mercati e degli intermediari finanziari |
Relatore: | Carlo Bellavite Pellegrini |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 44 |
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