Impiego di batteri promotori della crescita (PGPR) per limitare l’uso di fertilizzanti nella coltivazione di Thymus vulgaris L.
La corretta fertilizzazione rappresenta un punto di partenza fondamentale per la buona riuscita di una coltura e per il mantenimento in salute della medesima. Oggi, accanto ai tradizionali concimi di origine minerale ed organica, gli operatori agricoli possono disporre di prodotti contenenti sostanze organiche di varia natura, come acidi organici, aminoacidi e peptidi, in grado di migliorare lo stato nutrizionale, le difese e la produttività delle piante. Essi sono assorbiti sia per via radicale che per via fogliare, esercitando un’azione nutrizionale vera e propria oltre che un’attività di tipo energetico e biostimolante (superamento degli stress ambientali). Oltre ai prodotti organici sopra menzionati, in questi ultimi anni si stanno diffondendo numerosi preparati biologici a base di funghi e batteri che stimolano la crescita delle piante e innescano meccanismi di difesa dagli stress biotici e abiotici consentendo, pertanto, una riduzione degli input chimici.
Lo scopo di questa ricerca è stato quello di valutare l’effetto di batteri promotori della crescita (PGPR) sulla coltura di Thymus vulgaris. In particolar modo si è voluto valutare la capacità che hanno questi batteri PGPR di migliorare la nutrizione delle piante al fine di limitare l’uso di fertilizzanti chimici nella coltivazione del timo. È’ stata inoltre valutata la resa quali - quantitativa degli oli essenziali estratti dalle piante e la loro attività biocida nei confronti dei principali batteri e funghi fitopatogeni. A tale scopo sono stai impiegati batteri appartenenti alle specie Pseudomonas fluorescens, P. putida, Rhodococcus erythropolis, Bacillus subtilis, Bacillus cereus, precedentemente testati su pomodoro e altre colture in pieno campo presso l’ Azienda Agraria Sperimentale del CRA - Centro di Ricerca per l’Orticoltura.
Le piante inoculate con un ceppo di Pseudomonas fluorescens hanno mostrato un numero di steli secondari (circa 6 steli/pianta) superiore rispetto al controllo non inoculato (2 steli /pianta) e rispetto alle altre piante inoculate con gli altri batteri. Anche il numero di foglie per pianta, circa 105, è risultato di gran lunga più alto. Anche le piante inoculate con un ceppo di Pseudomonas putida ha mostrato valori elevati per la lunghezza degli steli principali (circa 23).
Dall’analisi dei dati ottenuti dall’estrazione degli oli essenziali, si è visto che il CEPPO 13 di Pseudomonas fluorescest, ovvero quello che ha maggiormente stimolato la crescita del timo, ha determinato la più bassa resa in olio essenziale (0,43%) anche rispetto al controllo non inoculato (0,93%). La resa maggiore, invece, si è avuta per il CEPPO 16 di Pseudomonas putida (1,17 %).
Dai test di antibiosi è risultato che, alla diluizione dello 0,1 %, tutti gli oli hanno mostrato una spiccata attività biocida verso tutti i batteri, fatta eccezione per Xanthomonas campestris. pv. campestris ed E. caratovora, verso i quali si è avuta parziale inibizione. Alla diluizione dello 0,01 %, nessun olio ha inibito la crescita dei batteri, fatta eccezione per X. axonopodis pv. alfa alfa, verso i quali è stata osservata una parziale inibizione.
Per i funghi, alla diluizione dello 0.1%, l’olio estratto dalle piante di timo inoculate con il CEPPO 13 di Pseudomonas fluorescens ha mostrato una spiccata attività biocida nei confronti di 5 funghi (Sclerotinia spp., Botrytis spp., Alternaria spp., R. Solani e Verticillum spp.) e una parziale inibizione di crescita verso F. Sambucinum. L’olio estratto dalle piante inoculate con il Bacillus cereus 7 III BAC ha mostrato anch’esso un’ attività biocida nei confronti di R. Solani e Verticillum sp., e una parziale inibizione verso Sclerotinia sp., Botrytis sp. e F. Semitectum. Alla diluizione dello 0,01%, nessun olio ha inibito la crescita dei funghi fitopatogeni, fatta eccezione per l’olio estratto dalle piante inoculate con il CEPPO 13 di Pseudomonas fluorescens, che ha mostrato una parziale inibizione di Sclerotinia sp., e per l’olio delle piante inoculate con il ceppo 7 III BAC di Bacillus cereus, che ha mostrato una parziale inibizione di Botrytis sp..
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Michele Caputo |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2008-09 |
Università: | Università degli Studi di Salerno |
Facoltà: | Scienze Ambientali |
Corso: | Scienze e tecnologie per l'ambiente e la natura |
Relatore: | Anna Alfani |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 60 |
Forse potrebbe interessarti la tesi:
Monarda fistulosa e Monarda dydima: valutazione degli aspetti agronomico-colturali e dell'attività antimicrobica dell'olio essenziale
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi