Dall'analisi filosofica della felicità alla prassi educativa
Questo progetto di ricerca si pone l’obiettivo di esplorare il tema della felicità attraverso il pensiero di alcuni filosofi dell’antichità greca e romana – Socrate, Aristotele, Seneca – e le loro rispettive scuole di pensiero. Le filosofie antiche convengono che la vita dell’uomo abbia come fine la felicità.
Che cos’è dunque la felicità?
Episodio o progetto? Materia o spirito? Utopia o realtà? Predisposizione naturale o affermazione del sé? Spontaneismo o progettualità? Attimo, desiderio, aspirazione individuale, esperienza collettiva?
E’ un fine? E’ prassi educativa? Risorsa interiore? Strategia cognitiva o finalismo ultraterreno?
Come raggiungerla?
I filosofi antichi cosa pensavano a tale riguardo?
La felicità è una sola?
Non è possibile pensare ad una felicità statica, monodimensionale, cristallizzata, monolitica.
E’ più giusto parlare di plasticità, conversione, di una felicità che si fa strada nell’incontro del sé con l’altro.
La felicità si ri-dimensiona, evolve insieme all’uomo e al suo progetto di vita. Il bambino, l’adolescente, il giovane, l’anziano pensano, osservano e riflettono sulla propria esperienza in modo diverso. A ciò fa da cornice una soggettiva percezione sensoriale e ancor di più le dinamiche storiche della propria esistenza. I primi incontri, l’amore dei genitori, l’ambiente di vita, le convergenze-divergenze del gruppo dei pari e degli affini, gli studi, il travagliato viaggio esplorativo di sé e l’introiezione di valori e simboli che rendono ciascuno di noi un individuo unico e irripetibile.
Nell’incontro con la vita sociale organizzata inevitabilmente l’idea di felicità subisce una naturale compressione, una sterzata che da una originaria posizione libidica la reindirizza su un piano di realtà, spesso conflittuale. Diventa così necessario coniugare l’ideale della felicità con la specificità di ognuno di noi.
L’uomo non è lasciato solo a se stesso in questo compito. Appartiene ad una specie - il gruppo umano - che fa del pensiero su di sé una delle attività speculative principali.
L’uomo è un essere sociale capace con la sua attività lavorativa ed insieme agli altri uomini, di trasformare la natura e creare simboli. L'uomo crea storia e cultura. E’ interprete e costruttore della realtà.
Spetta a lui, animale sociale per eccellenza, recuperare la sua storicità come rappresentante del genere umano e diventarne un valido prosecutore, nonché geniale creatore di nuova storia accettando la convivenza perenne con l'incertezza, con la conflittualità, con la dicotomia omeostasi-trasformazione.
E’ proprio in questo processo che l’uomo compie il senso stesso del suo esistere.
E’ soltanto così che la storia dell’individuo diventa storia sociale in un rapporto di interdipendenza ed intersoggettività.
In questo modo la realtà non è muro impenetrabile, ma trasfigurazione.
La condizione sine qua non è fare dell’uomo un soggetto interagente che riflettendo la realtà e ripiegandosi su se stesso se la riscopre dentro come realtà sociale oltre che personale.
E’ chiaro che l’impresa non è delle più ovvie, né tanto meno descrivibile come ricetta con pretese di oggettività assoluta.
Necessario è farsi strada con il giusto bagaglio: indispensabile una buona lanterna per fare luce dentro di sé e uscire dalla caverna buia, solitaria prigione della conoscenza.
Se l’uomo riesce ad emergere e riscoprire l’universalità dei bisogni, potrà riconoscere la sua comune appartenenza all’umanità e tendere verso il bene, verso la felicità.
Suoi alleati saranno l’amore, l’amicizia, l’empatia sentita ed agita, la tolleranza, la convivenza responsabile, il dialogo non direttivo.
Il lavoro termina con un’analisi ristretta su parte del pensiero di Maria Montessori, che ha per finalità la definizione del bambino e delle sue peculiarità per poi passare ad una ricerca sul campo che interessa bambini di età compresa tra i 6 e i 10 anni per capire cosa pensano della felicità, che risposte danno al prisma iridescente dei perché, il loro bisogno di dare risposte filosofiche ad interrogativi pregnanti. A tale scopo è stato utile ed interessante approfondire il pensiero e la metodologia di Matthew Lipman, che per primo tenta un approccio didattico-speculativo centrato sull’insegnabilità della filosofia ai bambini.
Il fine è aprire una finestra sul mondo dei bambini, in quanto soggetti attivi capaci di interrogarsi, principio ed orizzonte del divenire umano e non rimpianti costruiti a misura degli adulti.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Vincenzo Scarcella |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2010-11 |
Università: | Università degli Studi Roma Tre |
Facoltà: | Scienze della Formazione |
Corso: | Scienze dell'educazione e della formazione |
Relatore: | Camilla Briganti |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 313 |
Forse potrebbe interessarti la tesi:
Il tema dell'amore nella filosofia di Tommaso d'Aquino
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi