Aspetti evolutivi della dittatura in Roma arcaica
La parola "dittatura", insieme alle sue derivazioni, è usata con varie accezioni che talvolta denotano un uso demagogico. È indubbio che fin dagli albori questo termine fu usato per una carica che incuteva rispetto e obbedienza, le cui origini tuttavia rimangono oscure. Numerosi dibattiti hanno impegnato gli storiografi moderni riguardo l’origine di questa magistratura, portandoli a chiedersi se la sua creazione si fosse ispirata a esperienze esterne oppure fosse stata un prodotto dell’esemplare politica romana. In ogni caso, storicamente è indubbio che essa fu una tra le più antiche magistrature presenti nella neonata repubblica.
Dal punto di vista istituzionale la dittatura garantiva un notevole potere a chi la ricopriva e aveva la durata di sei mesi, durante i quali il dittatore poteva esercitare ampi poteri cosicché ciò induceva a selezionare con attenzione quelli che dovevano assumerla. La storiografia antica plasmò l’immagine di alcuni dittatori facendoli dei modelli di vir romanus, comandanti la cui dedizione assoluta verso la res publica sarebbe stata impareggiabile, tanto che molti personaggi successivi, che ebbero un ruolo chiave nello sviluppo e nell’espansione di Roma, si ispirarono a loro per riproporre valori e ideali, che si ritenevano prerogative esclusive dei tempi antichi.
L’elaborato che segue prende in considerazione il progressivo passaggio dall’età monarchica all’istituzione repubblicana, soffermandosi sulla crescita della protorepubblica fino alla metà del IV secolo a.C. Esso si prefigge il compito di delineare l’arco cronologico entro il quale nacque e si sviluppò la dittatura esaminando l’evolversi della carica, per quanto concerne sia i motivi che in alcune circostanze portarono alla necessità sia i provvedimenti presi dagli stessi dittatori.
Nel primo capitolo, dopo un breve profilo sulla figura e l’attività dello storico Tito Livio, a cui dobbiamo le maggiori informazioni, nonché sul suo metodo, il lavoro prosegue delineando il quadro storico corrispondente il contesto in cui operò. In questa fase che si caratterizzò per un acceso e tormentato panorama politico, che vide gli scontri tra patrizi e plebei, e una progressiva acquisizione da parte di quest’ultimi dei diritti prima esclusivi dell’aristocrazia, i romani riuscirono ad ampliare il proprio dominio sul centro Italia attraverso lunghe e faticose guerre condotte contro i popoli del Lazio e della Toscana fino alla presa di Veio, ottenuta grazie alle doti strategiche dei comandanti romani. In questo periodo solo i Galli riuscirono a metterne in stallo l’avanzata, ma la riconquista di Roma fu possibile grazie alla guida del dictator Marco Furio Camillo, scacciando i nemici e riprendendosi l’Urbe. In questi frangenti, fu introdotta e si consolidò la dittatura.
Nella seconda parte dell’elaborato si analizzano testimonianze utili per delineare i tratti caratteristici della magistratura, allo scopo di verificare se esistesse già in età monarchica o fosse stata istituita in seguito all’entrata in vigore dell’ordinamento repubblicano. D’altro lato si cerca di verificare in quali circostanze si rese necessario introdurla, i modi secondo cui era nominato il dictator, quale potere fosse concentrato nelle sue mani e il rapporto con le altre istituzioni della repubblica. Si esaminano inoltre le ragioni che portavano alla nomina di un dittatore e i provvedimenti che poteva assumere per affrontare alcune questioni che avevano suggerito di ricorrere alla magistratura, non solo di tipo militare, ma anche istituzionale, religioso e di ordine pubblico. In questa sezione si prende in esame anche l’evoluzione delle cause che rendevano necessaria la nomina e in particolare la ricorrenza di essa per quanto riguarda il periodo preso in considerazione.
Nell’ultima parte del lavoro si analizzano le testimonianze su Lucio Quinzio Cincinnato, una delle figure che interpretarono al meglio la carica. La sua vita fu un modello di rettitudine così come lo fu il suo impegno pubblico e politico, che gli permise di affrontare alcuni tra i più gravi e insidiosi problemi dei primi decenni della repubblica come la vicenda che coinvolse Spurio Melio.
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Informazioni tesi
Autore: | Jacopo Bellezza |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2017-18 |
Università: | Università degli Studi di Firenze |
Facoltà: | Scienze Umanistiche |
Corso: | Storia |
Relatore: | Ida Gilda Mastrorosa |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 65 |
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