Dentro e fuori l'immagine. Prassi e teoria dell’immagine dall’armonia classica alla complessità contemporanea.
Perché parlare di immagine?
La vita dello spirito e la vita della cultura sono caratterizzate, specialmente dagli ultimi due secoli, dall’onnipresenza dell’immagine. Un fatto, questo, che ci fa sentire contemporanei a quella che comunemente viene definita la «civiltà dell’immagine».
La civiltà dell’immagine apre fin dai suoi esordi ad una vasta gamma di problematiche e aspetti proprio a partire dall’inserimento del concetto immagine ad un apparato socio-culturale come quello di civiltà. La civiltà dell’immagine, inoltre, si propone come un diretto proseguo delle premesse dell’“Era Gutenberg”, vale a dire di quella cultura scritta ed astratta che di certo permane ancora nella civiltà attuale ma che con l’implementazione dell’immagine ha modificato i suoi caratteri a favore di una sintesi che rifletta maggiormente il nostro tempo.
Siamo quindi in immagine, questo fardello che per parte ci pesa e che per parte altra no, ma che ci dà la possibilità di confrontarci e relazionarci con molte delle manifestazioni del contemporaneo, quelle molteplici forme di cui innanzi tutto l’uomo ne è per buona parte artefice e, quando no, ne prende parte con estrema disinvoltura, o, in taluni casi, con estrema indifferenza.
L’immagine è di fatto un aspetto che ha riscosso notevole successo in molti campi della cultura e della tecnica, al punto tale che, per molte considerazioni ed ambiti di analisi, se né dovuta riformulare continuamente l’attenzione e la specificità mettendo spesso in crisi molte delle basi ideologiche del “voler sapere”.
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Informazioni tesi
Autore: | Francesco Di Tillo |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2006-07 |
Università: | Accademia di Belle Arti |
Facoltà: | Pttura |
Corso: | Pittura |
Relatore: | Rosalba Paiano |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 127 |
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