Vedere il Tempo. Analisi Transtorica e Transculturale dei Sistemi di Temporalità
Rendere visibile il tempo, o per meglio dire, esplicitare le visioni del tempo, significa palesare ‘il modo’ di vedere il tempo. Questo è ciò che questo testo si propone di fare.
Nell’indagare le “visioni del tempo”, si rende necessaria un’analisi e un utilizzo eterogeneo di fonti, metodi e teorie: ogni teoria è a sua volta portatrice di ‘visioni’; (di figurazioni), che impone al referente. Ecco che teorie e metodi, diventano al contempo strumento di analisi, e oggetto di analisi; in quanto testimonianza culturale privilegiata. I principi gestaltici di Wertheimer, vengono così posti come possibilità percettiva e cognitiva di organizzare le ‘figurazioni’, e quindi le rappresentazioni sul tempo, in narrazioni. La teoria narrativa permette a sua volta un’organizzazione dei contenuti in termini di copioni narrativi sul tempo: visioni ricorrenti, riconoscibili, percepite come continue rispetto alla realtà circostante e dotate di senso. Narrazioni che inglobano quindi i concetti di rappresentazioni sociali, quanto del costrutto cognitivista di schema; appropriandosi della possibilità di considerarli come concetti integrati simultaneamente nella capsula temporale dell’evento; unità di base della narrazione, - mimesi di un’esperienza integrata tout court e non frammentata - . Dalla lezione sistemica, si trae il beneficio sul piano metodologico, di poter far interagire organicamente e sistemicamente le varie teorie; e quindi si procede verso un’integrazione teorica, organica e coerente, delle varie teorie e dei vari settori disciplinari, considerandoli inseriti all’interno del medesimo sistema macroculturale.
Nelle premesse, sarà delineata l’utilità di uno studio interdisciplinare di un tema tanto qualitativamente eterogeneo come il tempo.
La parte I è invece, interamente dedicata al tema della socializzazione per immagini: a partire dal valore gnoseologico dei simboli, e dalla valenza antropologica di un’analisi iconologica; si perviene, a una breve cronistoria del concetto di tempo, attraverso le sue figurazioni. La prima parte termina con un’analisi su come il tempo si configuri socialmente, e dei rapporti che intercorrono tra norma, società, e tempo.
Nella parte II vengono esposti i principali copioni narrativi sul tempo. Andando a individuare delle forme narrative ricorsive, comuni a più culture, a diversi periodi storici, e che trovano un corrispettivo in svariate teorie scientifiche, analizzando anche quest’ultime come materiale culturale narrativo.
L’ultima parte è dedicata alla messa a punto di un modello, che permetta di tenere conto delle varie forme di narrare e rappresentare il tempo: il nostro senso del tempo si configura a partire dall’interazione e dalle integrazioni tra queste «visioni» del tempo, delineate nei capitoli che precedono quest’ultima parte.
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Informazioni tesi
Autore: | Alice Serpau |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2010-11 |
Università: | Università degli Studi di Padova |
Facoltà: | Psicologia |
Corso: | Psicologia |
Relatore: | Adriano Zamperini |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 248 |
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