Sino al cuore della bestia. Studio sulla pedofilia.
La tesi svolta è finalizzata ad una riconsiderazione dell’abuso sull’infanzia, avendo come oggetto di interesse l’abusante e rivolta ad esso non come “mostro”, ma come “uomo”, cercando di non identificarlo con il proprio reato. Il pedofilo può nascondersi dietro di esso, può diventarne lo stigma, ma la persona non è non sarà mai il suo reato. È da qui che ha significato il porre in essere la relazione terapeutica, che presuppone un atto di volontà del soggetto pedofilo, se consapevolizza, pur in ambito carcerario, che non è solo. Occorre pertanto lavorare per abbassare le barriere difensive e comprendere cosa proteggono.
La trattazione considera gli sviluppi storici della pedofilia, prende in esame i miti e le fiabe e considera di essa sia le radici dinamiche e criminologiche, sia l’altro lato della medaglia. La perversione risulta così causata dalla fuga, dal ritiro infantile in stati mentali sessualizzati.
È stato questo lo spunto per il legame con la sindrome di Peter Pan che simbolizza la voglia di rimanere bambini pur di non entrare in una realtà che si considera ostile. Talvolta non si tratta di una vera sindrome, quanto piuttosto di un limbo tra realtà ed evasione, la pedofilia è proprio il limbo, la linea di confine. Come quindi per Peter Pan, così anche il pedofilo sente la necessità di sperimentare l’amore, un amore egoistico, solo per compiacersi, per sentirsi importante, pretende che gli altri non possano fare a meno di lui e non il contrario, in tal caso si troverebbe sconfitto.
Pretende di sentirsi essenziale per qualcuno, come a compensare la sofferenza subita nell’infanzia e talvolta è proprio questo che sta alla base della coazione a ripetere.
A seguito dello studio svolto è possibile quindi giungere al cuore della bestia seguendo due vie. La prima considera il pedofilo come un bambino bloccato nel corpo di un adulto, definendo così il suo stato in termini di infanzia mancata; la seconda considera il senso dell’esistenza, l’essere nel mondo e quindi la volontà di significato perseguibile in ambito terapeutico soprattutto nell’ostile ambiente carcerario.
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Informazioni tesi
Autore: | Viviana Maria Macrì |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2008-09 |
Università: | Libera Univ. degli Studi Maria SS.Assunta-(LUMSA) di Roma |
Facoltà: | Psicologia |
Corso: | Scienze e tecniche psicologiche |
Relatore: | Giuseppe Mannino |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 87 |
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