La malattia mentale: un approfondimento sulla schizofrenia
Nel presente lavoro si intende trattare un approfondimento analitico su un disturbo mentale, la schizofrenia.
Tratti comuni dei soggetti interessati da tale patologia sono capacità razionali incoerenti, difficoltà nel distinguere il reale dall’irreale, incapacità nella gestione delle emozioni, perdita della percezione di sé e degli altri individui del proprio ecosistema sociale. Partendo nell’analisi da una base nosografica fortemente clinica, l’argomento proseguirà la propria articolazione seguendo un punto di vista neurobiologico, volendo studiare e declinare le cause organiche partecipi nel disturbo mentale, così da approdare all’odierno trattamento neurolettico della patologia.
Cercheremo, analizzando le numerose ricerche sul fenomeno, di chiarire se il manifestarsi della schizofrenia possa avere delle cause genetiche, e come gli aspetti neurobiologici possano influenzarne gli elementi distintivi e il decorso.
La schizofrenia può essere descritta come una disfunzione arcaica, per la quale denominazione odierna dobbiamo ringraziare il contributo di Eugen Bleuler (1911). L’insorgere del disturbo si attesta solitamente intorno ai 18-25 anni per gli individui maschili, qualche anno più tardi per quelli femminili, interferendo con il normale equilibrio del nucleo familiare che, scosso dai comportamenti insoliti e singolari del soggetto affetto, inizialmente confonderà tali atteggiamenti per espressioni di una sua individualità. Solo in seguito si realizzerà l’anormalità della condizione sociale del soggetto, approdando finalmente alla decisione di consultare un professionista, lo psichiatra.
E’ fondamentale che la famiglia approfondisca la propria conoscenza sulla patologia, assumendo il fondamentale impegno di comprendere e sostenere il proprio componente intaccato dal disturbo (Arieti, 1981).
Nel primo capitolo la tesi avvierà la propria indagine dalla genesi della patologia, per poi delinearne la sintomatologia, i criteri diagnostici, la classificazione dei vari tipi di schizofrenia, insorgenza e decorso.
Proseguiremo nel secondo capitolo analizzando i vari disturbi e anomalie dei soggetti coinvolti: come deficit dell’attenzione, delle funzioni, del movimento, del comportamento, dell’ eloquio e della memoria, individuando un possibile collegamento con le basi neurali del disturbo.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Serena Paladini |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2013-14 |
Università: | Università degli Studi del Salento |
Facoltà: | Psicologia |
Corso: | Scienze e tecniche psicologiche |
Relatore: | Paola Angelelli |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 47 |
Forse potrebbe interessarti la tesi:
Alcune considerazioni storiche sugli approcci al problema della psicopatologia.
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi