Perdonare e guarire
Le motivazioni che mi hanno spinto ad approfondire il tema del perdono hanno duplice natura, in primo luogo promuovere una sensibilità e un’apertura nei confronti del prossimo, che sia marito, amico o fratello; in secondo luogo mettere in pratica tale apertura al fine di migliorare la qualità delle relazioni molto spesso compromesse dalla mancanza di dialogo, comunione e tradimenti. Aprirsi al prossimo vuol dire porsi in ascolto. Ascoltare è un’azione emotiva e intellettuale in quanto implica la capacità di comprendere pienamente quello che l’altro vuole dire con le parole e con il corpo. In tale ottica il costrutto del perdono non vuole stabilire un rapporto di amicizia con il presunto colpevole, ma riconoscerne l’umanità. Si prende, dunque, consapevolezza che l’uomo non è immune da errori, ma fallibile e proprio a partire da questa condizione di fallibilità umana si rende possibile il perdono. Il perdono, così come l’amore, «perdona qualunque cosa indistintamente, così come perdona a chiunque; perdona tutto a tutti e non si attarda a far distinzioni fra le colpe gravi e le colpe leggere». Il primo capitolo, incentrato sull’amore, evidenzia come l’uomo arrivato all’età adulta, organizzi la propria vita affettiva in funzione dei passati legami di attaccamento, mettendo in risalto il ruolo che le relazioni della prima infanzia possono avere nel predire il successo di una relazione di coppia. Il secondo capitolo è basato sul tradimento, intenso come una disfunsione della coppia. Questo può causare la distruzione definitiva della relazione o la volontà di ricominciare rielaborando l’accaduto. Dopo un tradimento si ha lo stesso senso di angoscia che si prova quando muore qualcuno, per cui è inutile soffocare le proprie emozioni ma è necessario prendersi tutto il tempo per vivere i sentimenti di rabbia, tristezza e dolore. È solo attraverso il perdono che può essere stabilito un rapporto diverso tra ciò che è accaduto e la situazione presente. Infine, il terzo capitolo mette in evidenzia i benefici associati al perdono e come questo implichi una sana capacità di regolare le proprie emozioni e modulare i sentimenti negativi. Il processo del perdono, infatti, è in grado di riparare non soltanto i conflitti interiori ma anche le relazioni interpersonali e può essere considerato una forma efficace di autoregolazione emotiva.
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Informazioni tesi
Autore: | Simona Russo |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2018-19 |
Università: | UKE - Università Kore di Enna |
Facoltà: | Psicologia |
Corso: | Scienze e tecniche psicologiche |
Relatore: | Giuseppe Craparo |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 28 |
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