Skip to content

Effetto della presentazione del compito e della probabilità del conseguente nel selection task

INTRODUZIONE

Aristotele, nel quarto secolo avanti Cristo, aveva definito il pensiero come una modalità di conoscenza del mondo necessaria per guidare il comportamento degli esseri umani; esso aveva la funzione di rappresentare tutto quello che non è direttamente percepibile. Ciò dimostra come l’interesse degli studiosi per il pensiero abbia origini antiche, di gran lunga precedenti la nascita della psicologia del pensiero. Ma, attualmente, come viene definito il pensiero? Quali sono le sue funzioni? Cito le risposte di due psicologi. Johnson-Laird nel 1992 afferma: “Che cos’è il pensiero? Una possibile risposta è: ciò che sta tra la percezione e l’azione”. Smith, nel 1995, asserisce: “Il pensiero è la rappresentazione mentale di alcuni aspetti del mondo, e la manipolazione di queste rappresentazioni o credenze per ottenere nuove credenze, che possono essere usate per perseguire qualche obbiettivo.”
In psicologia, dunque, il "pensiero" è ritenuto un processo mentale che comporta la manipolazione di simboli (concetti, immagini, rappresentazioni astratte) che rappresentano oggetti, avvenimenti o idee nella memoria.
Rips e Conrad (1989) hanno cercato di capire come le persone usano i termini pensare e pensiero nella vita quotidiana. Essi hanno riscontrato che tutte le attività mentali sono ritenute contemporaneamente pensiero e parti del pensiero: infatti le persone utilizzano il verbo pensare al posto di altri verbi che si riferiscono a stati mentali come ricordare, pianificare, ragionare, fantasticare, creare.
Una parte del pensiero è il ragionamento che può essere definito come l’insieme dei processi mentali attraverso i quali vengono elaborate nuove conoscenze a partire da conoscenze date.
Negli ultimi 30 anni è cresciuto esponenzialmente il numero di lavori che hanno indagato il ragionamento umano, nel duplice aspetto della competenza e delle prestazioni, mettendo in evidenza ciò che lo accomuna e ciò che lo distingue dal ragionamento logico.
Tra i compiti più utilizzati nell’ambito della psicologia del ragionamento c’è il compito di selezione di Wason, ideato da Peter Wason nel 1966 e divenuto il fulcro di numerose teorie, ricerche, dibattiti e polemiche. Addirittura Evans nel 2002 ha sostenuto che alcuni ricercatori sembrano concentrare i loro studi sul ragionamento soltanto su questo problema.
Il presente lavoro si è focalizzato sul compito di selezione di Wason ed ha esaminato gli studi principali, le posizioni teoriche più importanti e i dibattiti più rilevanti che hanno visto questo compito come “protagonista".
La tesi si struttura in tre capitoli: nel primo capitolo vengono mostrate le fondamentali ricerche condotte sul compito di selezione di Wason, sia con materiale astratto che con materiale tematico, e vengono citate le numerose ipotesi teoriche formulate per cercare di spiegare le prestazioni dei soggetti a tale compito. Nel secondo capitolo vengono presentati più approfonditamente i contributi teorici a cui il nostro studio sperimentale, descritto nel III capitolo, ha fatto riferimento. Essi sono la teoria della rilevanza di Sperber e Wilson (1986) e la re-interpretazione in termini probabilistici del ragionamento deduttivo, e quindi del compito di Wason, effettuata da Oaksford e Chater (1994). In questo capitolo, oltre a descrivere i due approcci, viene riportato, almeno in parte, il dibattito che le due posizioni teoriche, in particolare quella di Oaksford e Chater, hanno innescato.
Nell’ultimo capitolo viene presentato lo studio sperimentale sul compito di selezione condotto per mettere alla prova le ipotesi derivanti dalla teoria della pertinenza e dall’approccio probabilistico. Le nostre ipotesi erano che la riduzione dello sforzo cognitivo avrebbe migliorato le prestazioni dei soggetti, secondo quanto previsto dalla teoria della rilevanza, mentre la manipolazione della probabilità del conseguente avrebbe prodotto dei risultati opposti a quelli previsti dall’approccio probabilistico, nella versione di Oaksford e Chater. I risultati hanno complessivamente corroborato le nostre ipotesi.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
4 INTRODUZIONE Aristotele, nel quarto secolo avanti Cristo, aveva definito il pensiero come una modalità di conoscenza del mondo necessaria per guidare il comportamento degli esseri umani; esso aveva la funzione di rappresentare tutto quello che non è direttamente percepibile. Ciò dimostra come l’interesse degli studiosi per il pensiero abbia origini antiche, di gran lunga precedenti la nascita della psicologia del pensiero. Ma, attualmente, come viene definito il pensiero? Quali sono le sue funzioni? Cito le risposte di due psicologi. Johnson-Laird nel 1992 afferma: “Che cos’è il pensiero? Una possibile risposta è: ciò che sta tra la percezione e l’azione”. Smith, nel 1995, asserisce: “Il pensiero è la rappresentazione mentale di alcuni aspetti del mondo, e la manipolazione di queste rappresentazioni o credenze per ottenere nuove credenze, che possono essere usate per perseguire qualche obbiettivo.” In psicologia, dunque, il "pensiero" è ritenuto un processo mentale che comporta la manipolazione di simboli (concetti, immagini, rappresentazioni astratte) che rappresentano oggetti, avvenimenti o idee nella memoria. Rips e Conrad (1989) hanno cercato di capire come le persone usano i termini pensare e pensiero nella vita quotidiana. Essi hanno riscontrato che tutte le attività mentali sono ritenute contemporaneamente pensiero e parti del pensiero: infatti le persone utilizzano il verbo pensare al posto di altri verbi che si

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Il miglior software antiplagio

L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.

Informazioni tesi

  Autore: Giuditta Rosmarino
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2005-06
  Università: Seconda Università degli Studi di Napoli
  Facoltà: Psicologia
  Corso: Psicologia
  Relatore: Olimpia Matarazzo
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 105

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

fattori di tipo pragmatico-linguistico
la teoria della rilevanza
logica
ragionamento
ragionamento condizionale
schemi pragmatici

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi