Skip to content

Differenze di sesso nella percezione di stimoli emotigeni

Per comprendere le differenze di sesso nella percezione e nella reazione a stimoli emotigeni è necessario partire dal concetto di „empatia‟ e chiedersi cosa sia e come si sviluppi nell‟uomo.
Numerosi ricercatori si sono interrogati sul quesito e hanno proposto alcune definizioni che potrebbero essere soddisfacenti. Per citarne alcuni:
 Hogan, nel 1969, definì l‟empatia come “l‟atto di costruirsi da soli lo stato mentale di un‟altra persona”, Smith ( 2006).
 Hoffman (1977) affermava che l‟empatia coinvolgesse due aspetti: la consapevolezza cognitiva delle sensazioni di un‟altra persona e la risposta vicaria affettiva ai sentimenti altrui.
Un esempio più recente di definizione di empatia viene fornito da de Waal (2008) che la ritiene la capacità (a) di essere colpiti e saper condividere lo stato emozionale altrui, (b) di saper valutare le ragioni alla base degli stati mentali degli altri individui e (c) identificarsi con l‟altro adottando il suo punto di vista.
Non sono reperibili ad oggi studi sulle differenze di sesso nell'empatia tra le diverse specie, è quindi opportuno concentrarsi sull'evoluzione dell'empatia entro la specie umana facendo un distinguo tra i sessi.
Ci sono tre fattori importanti per lo sviluppo di un tratto come l'empatia: il primo è la variabilità dello stesso tratto che deve essere presente all'interno di una popolazione; il secondo è l'assunto secondo il quale la maggiore o minore varianza del tratto possa essere causa di una variazione nel successo riproduttivo del soggetto (individui con alcune variazioni specifiche del tratto potrebbero essere avvantaggiati nella riproduzione rispetto ad altri individui con differenti variazioni del tratto) e il terzo è l'importanza cruciale dell'ereditarietà del tratto al fine di permettere che gli eredi dei soggetti con la migliore variazione dello stesso possano a loro volta ereditarla per assicurarsi una progenie che, nel tempo, porterà alla massima diffusione del tratto con la probabilità riproduttiva di maggior successo nella popolazione.
Esistono ad oggi numerosi studi e ricerche che si sono occupati della differenza di sesso nella reazione a stimoli emotigeni e hanno utilizzato differenti stimoli e metodologie di ricerca.
Nell'ampio bacino di studi che si occupano delle differenze sessuali nella reazione agli stimoli emotigeni si possono delineare due filoni principali, distinti l'uno dall'altro dagli stimoli utilizzati nel paradigma sperimentale: studi sull'empatia e studi di emozioni. A fronte delle ricerche esaminate e dei risultati osservati, si può affermare come esista una differenza di sesso nella reazione a stimoli emotigeni legata alla valenza e al tipo di stimolo utilizzato durante l'esperimento.È importante sottolineare come i dati ottenuti dagli esperimenti siano generalmente risultati a favore di una tendenza maggiore nelle femmine ad essere più sensibili a stimoli socialmente orientati e affettivamente rilevanti, ma è indispensabile ricordare che potrebbe esserci un bias femminile verso stimoli affettivamente rilevanti (bambini e conspecifici) a causa del ruolo sociale di caregiver primario attribuito alla donna nella storia dell‟umanità. Con il seguente elaborato cercherò di evidenziare le dissociazioni esistenti tra gli articoli e le metodologie prese in esame.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
1 Capitolo 1 Differenze di sesso nell’empatia Lei: “No ....oh.. non è vero, tu non capisci l'universo femminile, la mia spiccata sensibilità, si contrappone al tuo gretto materialismo maschilista... ’’ Elio e le storie tese, “Cara ti amo” 1.1 - Cos’è l’empatia ? Per comprendere le differenze di sesso nella percezione e nella reazione a stimoli emotigeni è necessario partire dal concetto di „empatia‟ e chiedersi cosa sia e come si sviluppi nell‟uomo. Numerosi ricercatori si sono interrogati sul quesito e hanno proposto alcune definizioni che potrebbero essere soddisfacenti. Per citarne alcuni:  Hogan, nel 1969, definì l‟empatia come “l‟atto di costruirsi da soli lo stato mentale di un‟altra persona”, Smith ( 2006).  Hoffman (1977) affermava che l‟empatia coinvolgesse due aspetti: la consapevolezza cognitiva delle sensazioni di un‟altra persona e la risposta vicaria affettiva ai sentimenti altrui. Lo stesso autore, nel 1990, differenziò la sofferenza empatica (empathic distress) dalla sofferenza compassionevole (sympathetic distress) descrivendo la prima come la sensazione della sofferenza propria causata dalla sofferenza altrui e il desiderio di alleviarla, la seconda come il sentimento di preoccupazione e coinvolgimento per le sofferenze altrui e il desiderio di riuscire ad alleviarle. La comprensione degli stati mentali di altre persone potrebbe portare allo sviluppo morale e ad un comportamento appropriato. Tutto questo dipende dalla volontà di prendere in considerazione il punto di vista di terzi (Hoffman, 1990).  Davis (1980) propose una definizione di empatia suddivisa in quattro aspetti: la presa in considerazione di un altro punto di vista come fenomeno che permette ad un individuo di abbinare spontaneamente il proprio stato interno con quello di un‟altra

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

erp
ffa
empatia
baron-cohen
iaps
differenze sessuali
bias specifico
empathic quotient
dissociazioni
valenza emotiva
componente n1
componente n2
lp late positivity
extreme male brain theory of autism

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi