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Propensity score con covariate parzialmente osservate: confronto di diverse strategie di imputazione e modelli in termini di bilanciamento del campione, senza considerare l'outcome

In questo progetto, l'obiettivo è di valutare il bilanciamento del dataset Osteoarthrisis del pacchetto MatchThem, tramite un matching NNM con caliper impostato a 0.2, un rapporto 1:1, un ordine di appaiamento randomizzato e un FM, dopo l'imputazione dei dati mancanti secondo la CCA, l'SI e l'MI.
La media degli indici che valutano una singola covariata si è rivelata un ottimo metodo per avere una stima del bilanciamento totale, visto i risultati, la facilità di implementazione e comprensione dell'indice. Belitser sostiene che un possibile sviluppo sia quello di svolgere delle medie pesate su questi indici, basandosi sulla capacità di una covariata di predirre un outcome, quindi importante per il bilanciamento.
Il FM si è rivelata la miglior tecnica di matching abbinata alle tre metodiche di imputazione dei dati mancanti, considerando questi indici di bilanciamento.
A livello di metodo di imputazione dei dati mancanti non possiamo decretare un miglior metodo in assoluto, in quanto nei dataset imputati e successivamente matchato con una delle due tecniche per alcuni indici l'MI crea un miglior bilanciamento rispetto all'SI e viceversa per altri indici. Dobbiamo tenere conto che gli indici dei dataset imputati l'MI vengono ricavati da 10 dataset, pertanto incorporano la variabilità del bilanciamento, rappresentando così una stima che tiene conto dell'incertezza del bilanciamento. Si ipotizza che questa situazione possa non presentarsi qualora in un dataset fosse rilevata una maggior presenza di dati mancanti.

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4 INTRODUZIONE Gli studi osservazionali sono fondamentali nella valutazione delle relazioni associative e causali. Sebbene considerati il ''gold standard'' da molti, gli studi clinici randomizzati (RCT) non sono sempre fattibili. Al contrario, studi osservazionali adeguatamente progettati e condotti potrebbero servire come valide alternative. Un adeguato controllo del confondimento è un aspetto critico della progettazione e dell'analisi. In RCT di grandi dimensioni, la randomizzazione bilancia sia i potenziali confondenti osservati che quelli non osservati. Al contrario, gli studi osservazionali spesso presentano sostanziali squilibri di base nelle covariate osservate tra i gruppi, da cui un maggiore potenziale di confondimento. Per la produzione di evidenze di alta qualità è necessario ridurre al minimo l'effetto di confondimento [1]. Per affrontare questo problema, è stato introdotto il propensity score (PS),ossia la probabilità di essere trattato in base ai valori delle covariate dell'individuo [2], ed è stato dimostrato che si tratta di un punteggio di bilanciamento [3]. Un punteggio di bilanciamento, b(x), è una funzione delle covariate osservate x tale che la distribuzione condizionale di x dato b(x) è la stessa per le unità trattate (z = 1) e di controllo (z = 0). ⊥ | () Ci sono quattro modi in cui i PS possono essere usati per stimare l'effetto del trattamento negli studi osservazionali: matching, inverso della probabilità di ponderazione del trattamento(IPTW), stratificazione e aggiustamento della covariata [4]. Quando le caratteristiche di base osservate sono sufficienti per correggere l’errore di confondimento e il modello di stima del PS è specificato correttamente, l'analisi del PS crea una scambiabilità condizionale tra persone con lo stesso PS [5] permettendo di identificare un effetto causale. Lo stimatore di un effetto causale dovrebbe essere scelto principalmente in base alla stima di interesse, che dipende dalla domanda di ricerca e dalla popolazione.Le stime più comuni sono l' "effetto medio del trattamento sul gruppo trattato" (ATT), che è l'effetto per quelli del gruppo trattato, e l'"effetto medio del trattamento" (ATE), che è l'effetto su tutti gli individui (trattamento e controllo). L'ATE è più interessante se ogni trattamento può essere potenzialmente offerto ad ogni soggetto, mentre l'ATT è preferibile quando si vuole porre l’attenzione sulla popolazione che effettivamente verrà trattata. Vengono fatte tre ipotesi per stimare in modo coerente l'effetto causale di un trattamento: (a) la positività [6], (b) l'ipotesi di un valore di trattamento unitario stabile (SUTVA) [7] e (b) l'assegnazione di un trattamento fortemente ignorabile (SITA). Le ipotesi (a) e (b) significano che ogni individuo ha una probabilità non nulla di ricevere l'uno o l'altro trattamento e ha rispettivamente un solo possibile valore potenziale di esito per ogni trattamento. L'ipotesi (c) implica che non ci sono confondenti non misurati.

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Informazioni tesi

  Autore: Riccardo Magris
  Tipo: Tesi di Master
Master in Biostatistica avanzata per la ricerca clinica
Anno: 2020
Docente/Relatore: Daniele Bottigliengo
Istituito da: Università degli Studi di Padova
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 19

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Parole chiave

propensity score matching
bilanciamento del campione
imputazione dei dati mancanti
full matching
multiple imputation

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