Il sogno come strumento cognitivo dell'inconscio e metodo di produzione artistica
L’origine di questa tesi affonda le sue radici nell’ancestrale esercizio dell’ interpretazione e trascrizione del sogno.
Una mattina di novembre del 2009, al mio risveglio, annotai sull’agenda un simbolo apparentemente privo di qualsiasi significato.
Questo tuttavia era molto chiaro nella mia mente, e pareva che le mani venissero direttamente guidate dall’inconscio nella sua trascrizione, tanto era accurata e dettagliata.
Partendo dal simbolo onirico che costituisce il nucleo centrale della tesi, si è sviluppata una minuziosa ricerca che ha contemplato molteplici simbologie mitiche, associate ad un’ulteriore ricerca più dettagliata, quella archeo-astronomica, condotta nei luoghi della cultura nuragica Sarda.
Le interconnessioni e le corrispondenze tra le più disparate simbologie e mitologie non stupiscono. E con più minuzia e riguardo, la cultura sarda pare senza troppa fatica concedersi allo studio e all’analisi. Senza fatica perché, in qualche maniera, certi archetipi, da sempre emersi e presenti nella vita del popolo sardo, forse rimasero solamente emarginati. Forse vennero e sono tutt’ora dati per scontati, poiché pienamente integrati in una cultura in cui lo stretto legame e affinità con la terra è imprescindibile.
L’obiettivo principale della tesi in questione è quello di avvalorare l’ipotesi di uno strettissimo parallelismo tra i fenomeni onirici e la creazione artistica.
Ovvero tracciare un’asse di connessione sequenziale tra
• immaginazione (onirica)
• simbolo
• mito
• rito,
in virtù della tipologia di linguaggio attraverso i quali essi si esprimono: l’archetipo.
L’affermazione del dominio dell’immagine/immaginazione sui processi razionali e consci della psiche mira a concentrare l’attenzione sulla sfera di processi psichici che rivestono il difficile compito di dare voce e forma all’inconscio.
Questa molteplicità di miti e proiezioni presenti all’interno del simbolo onirico protagonista hanno dunque lo scopo di condurre alla comprensione dell’inconscio.
Essi si concretizzano, attraverso una messa in scena al confine tra poesia e narrazione nel mio progetto artistico - medio metraggio dal titolo “Sa Profetzia”.
L’opera (ri)propone una molteplicità di esperienze comuni e per questo è stata concepita a favore di un’ampia condivisione collettiva.
“Sa profetzia” nasce dunque da simbologie oniriche cosmologicamente comuni ed articola all’interno della cultura e della mitologia nuragica il tema globale del rito d’iniziazione.
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Informazioni tesi
Autore: | Giulia Palomba |
Tipo: | Diploma di Laurea |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Accademia di Belle Arti |
Facoltà: | Progettazione e Arti Applicate |
Corso: | Nuove Tecnologie dell'Arte |
Relatore: | Andrea Balzola |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 95 |
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