Ricerca di componenti riusabili nell’ambito dei Web Services Orchestrati
Dalla tesi l'autore ha effettuato le seguenti 3 pubblicazioni pubblicate dall'IEEE:
1) ”ARWOPS: A Framework for Searching Workflow Patterns Candidate to be Reused”, iciw, p. 33, Second International Conference on Internet and Web Applications and Services (ICIW’07), Morne, Mauritius, 13-19 May 2007.
https://doi.ieeecomputersociety.org/10.1109/ICIW.2007.20
https://portal.acm.org/citation.cfm?id=1260596
2)”A Methodology for Searching Reusable Business Processes”, aict-iciw, p. 153, Advanced International Conference on Telecommunications and International Conference on Internet and Web Applications and Services (AICT-ICIW’06), Guadeloupe, French Caribbean, 19-25 February 2006.
https://doi.ieeecomputersociety.org/10.1109/AICT-ICIW.2006.17
https://portal.acm.org/citation.cfm?id=1116320
3)”Business Processes Characterisation Through Definition of Structural and Non-Structural Criteria”, aict-iciw, p. 132, Advanced International Conference on Telecommunications and International Conference on Internet and Web Applications and Services (AICT-ICIW’06), Guadeloupe, French Caribbean, 19-25 February 2006.
https://doi.ieeecomputersociety.org/10.1109/AICT-ICIW.2006.59
https://portal.acm.org/citation.cfm?id=1116299
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Lo sviluppo di Internet, delle tecnologie per la gestione della conoscenza (Knowledge Management) e della gestione del lavoro (Work Management), ha avuto un’influenza profonda nel settore economico, infatti ci si sta sempre più conducendo verso lo sviluppo di una forma nuova di impresa economica, che va sotto il nome di Virtual Enterprise (imprese virtuali). Nelle VE i soggetti economici si associano per fornire uno specifico servizio che tradizionalmente verrebbe fornito da una singola impresa. Grazie a Internet quindi si potranno integrare un numero illimitato di società, clienti, fornitori, portali e business partner e utilizzare più partner commerciali con cui condividere informazioni e lavorare in modo interattivo per creare nuovi prodotti e mercati.
Web Services rappresentano una delle tecnologie più innovative nel campo informatico per far dialogare fra loro sistemi eterogenei. Questo sforzo ha portato alla definizione di un nuovo modello di computazione (Service Oriented Computing) basato sulla metafora del servizio.
L’affermarsi dei Web Services rende naturale l’estensione dei concetti alla base dei sistemi di gestione di workflow anche per coordinare servizi in rete forniti da più organizzazioni.
Workflow e Web Services svolgono il ruolo principale nello sviluppo e realizzazione di architetture B2B.
In questo ambito, l’obbiettivo principale è quello di comporre più servizi forniti da fornitori diversi al fine di creare un nuovo servizio a valore aggiunto. Tale definizione richiede però la specifica di standard per modellare le interazioni tra i servizi. La tecnologia dei Web Services fornisce il fondamento per realizzare processi di business complessi mediante la composizione di Web Service: al momento la letteratura propone due principali approcci al coordinamento dei servizi in rete, che vengono designati sotto la denominazione di orchestrazione e coreografia.
Nell’orchestrazione, si fa riferimento a un processo di business che può interagire con altri servizi, interni o esterni. L’interazione avviene tramite messaggi scambiati tra i servizi. L’orchestrazione però presuppone il controllo sul processo da parte di una sola organizzazione e consente di gestire processi in esecuzione anche di lunga durata.
Il lavoro svolto in questa tesi quindi si propone di implementare un metodo per la ricerca di componenti notevoli (o supertask) all’interno di workflow esistenti con l’obiettivo di creare nuovi servizi a valore aggiunto per:
- migliorare la qualità del processo di business;
- aumentare la produttività;
- aumentare la manutenibilità;
- accrescere la modularità;
- incrementare e/o consentire la riusabilità.
Per affrontare questo problema si è definito un insieme di criteri, topologici e semantici, che consentissero di scegliere una componente piuttosto che un’altra e si è implementato un tool che automatizzasse questo compito. Il tutto, secondo il paradigma della programmazione object oriented.
Dopo di ciò si è passati all’applicazione della metodologia ad un caso di studio in cui si sono considerati diversi business process, realizzati in BPEL, di alcune filiali di una società di assicurazioni. Si è proceduto con il considerare diversi criteri per poter rilevare delle componenti notevoli già note a priori. Ebbene per poter raggiungere un elevato grado di riconoscimento ci si è dovuti muovere in uno spazio a più dimensioni. Grazie a ciò si è avuto un riconoscimento del 100% delle componenti notevoli (anche se il criterio trovato va bene solo in questo specifico dominio applicativo).
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Informazioni tesi
Autore: | Giovanni Di Dio |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2004-05 |
Università: | Università degli Studi di Napoli - Federico II |
Facoltà: | Ingegneria |
Corso: | Informatica |
Relatore: | Anna Rita Fasolino |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 215 |
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