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Persuasione e Politica. La comunicazione non verbale di Silvio Berlusconi

Il punto di partenza del lavoro di tesi dal titolo "Persuasione e Politica. La comunicazione non verbale di Silvio Berlusconi" è stato l’interesse per l’interazione comunicativa nei suoi aspetti verbali e non verbali e il rapporto di questa con la persuasione, in particolar modo nei discorsi politici.
Allo scopo di pervenire a tali obiettivi, la tesi si è articolata in quattro parti: la prima parte, approfondisce le teorie e gli approcci della comunicazione e nella c.n.v; la seconda parte, analizza la persuasione nei suoi scopi e metodi, oltre ai modelli di comunicazione persuasiva; mentre la terza è incentrata sui discorsi politici, in particolar modo la propaganda, le strategie e i principi persuasivi, la risoluzione delle divergenze e la relazione con i mass media. Questo lungo excursus è stato fatto in preparazione dell’ultimo capitolo, che riguarda la nostra ricerca.
Abbiamo condotto un analisi qualitativa della comunicazione non verbale di Silvio Berlusconi.
Nello specifico abbiamo preso in esame : lo stile comunicativo, la retorica, i contenuti non verbali. La ricerca si è focalizzata sul periodo che va dal 26 ottobre 2012 fino al 27 novembre 2013 (la decadenza da Senatore), anche se sono stati considerati periodi precedenti e successivi a queste date per avere una visione completa della comunicazione non verbale di Berlusconi.

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6 INTRODUZIONE Non possiamo farne a meno...coscientemente o no, comunichiamo con gli altri interagendo. Viviamo attraverso il nostro comportamento e ci esprimiamo attraverso il rapporto con gli altri: siamo talmente in interazione che una qualsiasi modificazione di ciascuno di noi comporta una modificazione di tutti gli altri. Le nostre azioni, le nostre reazioni, le attitudini e quindi i nostri comportamenti sviluppano delle relazioni e così, comunichiamo in mille modi e maniere: parlando, stando in silenzio, indicando, sgranando gli occhi , portandoci le mani sul viso o chinando la testa . Uno stesso messaggio o una stessa "reazione" possono assumere significati diversi se espressi in un certo ambiente o in un altro, in un contesto socio-culturale piuttosto che in un altro. Ma quanto si è consapevoli di questi processi? Per poter comunicare è necessario che si verifichino alcune condizioni di base, senza le quali la comunicazione sarebbe impossibile. La prima condizione perché vi sia comunicazione è che almeno due soggetti entrino in contatto tra di loro in modo anche indiretto, come ad esempio attraverso una lettera o come si può entrare in comunicazione con un poeta leggendone un componimento. Per quanto riguarda la seconda condizione, nella comunicazione devono esistere dei messaggi che devono essere trasmessi da un soggetto "mittente" ad uno o più soggetti "destinatario". Se non esiste nessun messaggio da trasmettere non esiste nemmeno la comunicazione. Terza condizione: la terza condizione è che esista un codice comune tra i due o più soggetti che permetta la comprensione del messaggio. Se ad esempio due persone vogliono comunicare attraverso la comunicazione verbale ma parlano due lingue diverse non potranno mai trasmettersi messaggi perché non li capirebbero, non verrebbero decodificati. Quarta condizione: deve esistere dai soggetti la volontà di comunicare, cioè la volontà di parlare e di ascoltare, di trasmettere e di ricevere messaggi. Se non esistesse questa volontà si comunicherebbe con il nulla (Marletti, 2010; Watzlawick, Beavin, Jackson, 1971). La comunicazione è un atto razionale, dove per razionalità si intende il miglior adeguamento delle risorse del soggetto per il raggiungimento di uno scopo in una particolare circostanza (dire le cose giuste nel modo più adatto, nel momento opportuno). Essa è comunque limitata perché sono poche le abilità cognitive e le capacità di reagire alle difficoltà poste dalla situazione. Il concetto di razionalità è legato a quello di interesse-coinvolgimento, che riguarda le motivazioni individuali.

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Informazioni tesi

  Autore: Silvio Di Micco
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2012-13
  Università: Università degli Studi di Pavia
  Facoltà: Psicologia
  Corso: Psicologia
  Relatore: Maria Assunta Zanetti
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 148

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