Esperienza di comunità: Presentazione di un progetto pilota nella Regione Lombardia rivolto a minori stranieri con problematiche psichiche e sociali nell'ambito dell'etnopsichiatria
Nell'ultimo decennio il fenomeno della migrazione sul territorio italiano si è molto accentuato fino a diventare un problema di tipo politico e sociale.
A causa di questo evento sempre più imponente, la società italiana sta attraversando un processo di evoluzione, formando una nuova dimensione della realtà culturale italiana. Di conseguenza psicologi e psichiatri hanno iniziato ad interessarsi al rapporto che intercorre tra processo migratorio e disagio psichico, dando vita a un nuovo ramo di studio: l'etnopsichiatria.
L'etnopsichiatria è una scienza che iniziò a svilupparsi attorno agli anni Cinquanta, che studia e classifica i disturbi e le sindromi psichiatriche, tenendo conto della cultura personale dell'individuo. Attualmente, i maggiori disagi psicologici che affliggono i migranti, sono stati suddivisi in due macro aree in base alla generazione del migrante a cui appartiene. Questa classificazione è composta in:
• Disturbi relativi ai migranti di prima generazione, ovvero i disagi che affliggono le persone che sono partite dalla propria terra d'origine per arrivare in un nuovo stato. Le sindromi maggiormente riscontrate sono sindromi connesse alla perdita; sindromi Culturalmente Caratterizzate; sindromi connesse al Processo Migratorio e sindromi connesse alle violenze geo–politiche.
• Disturbi relativi ai migranti di seconda generazione, cioè i disagi che colpiscono i figli dei migranti della prima generazione. I disturbi maggiormente rilevati sono: disturbi dell'alimentazione; precoce utilizzo di sostanze di stupefacenti; disturbi di labilità sociale; anti–socialità caratteriale; episodi dissociativi ed episodi di devianza.
Da questo nuovo processo sociologico che la società italiana sta affrontando, la Cooperativa Sociale “L'Alternativa” – Onlus, in collaborazione con il Comune di Brescia, la Scuola Agraria del Parco di Monza, il Comune di Cremona e la Fattoria Sociale “Dosso S. Andrea”, ha realizzato un progetto sperimentale denominato “In Capo al Mondo” rivolto ai minori stranieri, di genere maschile e di età compresa tra i 14 e i 18 anni. Il progetto è nato nel 2012 con lo scopo di integrarsi nel miglior modo possibile nella società italiana,una volta raggiunta la maggiore età, con lo scopo di essere in piena autonomia e di essere in grado di trovarsi un impiego lavorativo.
Un punto importante di questo progetto riguarda la formazione a cui il minore può accedere. Grazie alla collaborazione tra la Cooperativa Sociale “L'Alternativa” e la Scuola Agraria del Parco di Monza per la realizzazione di corsi formativi di orientamento tecnico–pratico. Questi corsi vengono realizzati perché i minori stranieri non accompagnati giungono sul territorio italiano con lo scopo di guadagnare dei soldi per poter dare alla propria famiglia d'origine. Molti di essi hanno una loro ideologia di una professione, a volte imposta dalla famiglia, senza conoscere come è strutturata. I corsi d'orientamento tecnico–pratico hanno lo scopo di far sperimentare il ragazzo in un determinato settore e per poter, successivamente, proseguire alla formazione professionale di quel determinato impiego lavorativo, oppure di orientarsi su una professione diversa da quella che si era prefinto inizialmente. Una caratteristica di questa tipologia di formazione è che il quantitativo di ore dell'attività pratica è superiore a quella teorica. Questa impostazione è dovuta dal fatto molti ragazzi arrivano in Italia con un livello di scolarizzazione basso, in alcuni casi anche assente. Inoltre, questi utenti sono abituati a sperimentarsi maggiormente in modo pratico, rispetto all'acquisizione di nozioni tecniche.
I corsi proposti sono:
• corsi ad indirizzo agrario: gli argomenti trattati in questo corso sono la gestione di un giardino, la realizzazione di un orto e la potatura e abbattimento degli alberi;
• corsi ad indirizzo di panificazione e trasformazione di materie prime: il minore si può sperimentare nella realizzazione delle varie tipologie di pane, pizza, focacce, etc.
Oltre a ciò, il progetto “In Capo al Mondo” pone maggiore attenzione agli utenti che hanno dei disagi psicologici o problematiche psichiatriche, entrando così nel campo dell'etnopsichiatria, aiutandoli a trovare un loro equilibrio psicologico attraverso attività complementari affiancate alle terapie tradizionali, come la Pet–Therapy e l'Ortoterapia.
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Informazioni tesi
Autore: | Davide Bregoli |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2015-16 |
Università: | Università Telematica "E-Campus" |
Facoltà: | Psicologia |
Corso: | Psicologia |
Relatore: | Daniela Bosetto |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 115 |
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