La paura della criminalità nella città di Forlì: analisi comparativa tra criminalità reale e senso di insicurezza percepito
L'elaborato è incentrato sullo studio di quel sentimento diffuso di insicurezza, che ormai da anni pervade molte delle nostre città. L'obiettivo che mi sono posto è stato quello di capire, alla luce delle maggiori teorie esplicative, le cause che originano tale sentimento, come nasce e come si sviluppa, chiedendomi, nel contempo, se è del tutto legittimo, oppure frutto di errori o mistificazioni.
Il punto di partenza dell'analisi è costituto dall'osservazione dell'allarme sicurezza nell'Italia degli anni novanta e della centralità della paura nelle esperienze quotidiane e nei discorsi pubblici e mediatici. L'interesse che ha mosso questo studio è stato quello di cercare di rispondere ad alcuni interrogativi che oggi rivestono un carattere di attualità: "Quanto è diffusa la paura della criminalità?" e ancora "Quali sono i fattori che la determinano e influenzano?" La risposta inizialmente è apparsa scontata: se si tratta di paura di subire un reato, la criminalità ne costituisce necessariamente la causa principale, e quindi per diminuire l'ammontare della prima non si può fare altro che inasprire le misure di contrasto alla seconda.
Tuttavia, ci si è accorti che tale spiegazione non reggeva di fronte alla rilevazione di uno scarto tra la consistenza effettiva del rischio di criminalità e il livello di percezione dell'insicurezza; entrano quindi in gioco concetti quali vulnerabilità, quantità e qualità delle informazioni disponibili sul crimine, percezione della qualità della vita, disordine urbano, livello di coesione sociale e di fiducia istituzionale, tutti elementi che fanno parte della ricerca ormai quarantennale sulla fear of crime. Ecco quindi l'emergere di un nuovo quesito che cercherò di approfondire nel mio lavoro: "Vi è una correlazione tra la criminalità reale e il senso di insicurezza percepito dalla popolazione in un determinato territorio"?
I dati di letteratura evidenziano come paura e criminalità non sono legati da un rapporto lineare, e che mentre il numero dei reati è invariato rispetto al passato, insicurezza e paura aumentano.
Tuttavia, per dimostrare questa tesi ho realizzato una ricerca di tipo quantitativo sul territorio di Forlì, cercando di cogliere ed analizzare il legame tra criminalità reale (ovvero il numero di reati consumati in un dato territorio) e il senso di insicurezza urbana o paura della criminalità ponendo in evidenza la percezione soggettiva, da parte del cittadino, del rischio legato alla criminalità nelle diverse zone della città.
Non volendo tuttavia prediligere ipotesi esplicative unidimensionali, bensì sposare un criterio di approfondimento su base sistemica, ho affrontato argomenti e variabili di diversa natura, a partire dalla declinazione delle varie qualità del sentimento di insicurezza, per descrivere poi gli aspetti mediatici, nonché l’importante valenza del cosiddetto senso di comunità, argomenti e variabili tutti interconnessi a vari livelli di complessità e importanza.
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Informazioni tesi
Autore: | Giovanni Giliberti |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2012-13 |
Università: | Università degli Studi di Bologna |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Criminologia applicata per l'investigazione e la sicurezza |
Relatore: | Andrea Antonilli |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 239 |
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