Una lettura dell'ontologia della libertà, Luigi Pareyson interprete di Dostoevskij

PREMESSA L’ontologia della libertà è stata l’ultima geniale fatica di Luigi Pareyson. In essa è possibile rintracciare, portati ad espressione con lo stesso vigore, il filosofo e il credente (filosofo laico ma non laicista, cristiano ma libero dai vincoli, come si definiva). Con grande tenacia Pareyson ha consegnato l’uomo nelle mani della libertà e la libertà nelle mani dell’uomo; non senza critiche ha teorizzato "il pensiero temerario" del male in Dio, cosciente del fatto che non è possibile alcuna teodicea. La lettura dell’ontologia della libertà che qui proponiamo è una lettura accompagnata dall’ "eterno interlocutore", Fëdor Dostoevskij, così lungamente interrogato da Pareyson, sulla libertà e il male non meno che sulla sofferenza inutile (vi sono autori congeniali con cui, anche solo al primo contatto, si è sicuri di un’efficace riuscita del proprio lavoro). Il nostro compito, in questa sede, sarà quello di tematizzare, attraverso i personaggi dei romanzi di Dostoevskij, i grandi contenuti della filosofia di Pareyson, proprio a dimostrare ciò che il filosofo asseriva: l’unica dialettica possibile nella realtà, e quindi nell’uomo, è una dialettica non di sintesi e conciliazione, ma di tensione e lotta. E Dostoevskij è stato uno fra i pochi a dipingere la tragica condizione umana e contemplare contemporaneamente i due grandi abissi: quello dei supremi ideali e quello della più abbietta degradazione. Nella nuova visione del reale proposta da Pareyson, attraverso il pensiero tragico, scopriremo anche l’unico cristianesimo possibile oggi, quello aspro, difficile e impegnativo. Lo scritto consta di quattro capitoli e di una conclusione. Il primo capitolo, Profilo di Luigi Pareyson, traccia, nelle prime due parti, le tappe essenziali del pensiero del filosofo e, attraverso alcuni cenni biografici cerca di definirne la vita. La terza parte intende presentare il compagno di strada di Pareyson, in questo lavoro, mettendo in luce quelli che sono i legami significativi con lo scrittore russo. Nel secondo capitolo, verrà sviluppato, nella prima parte, il tema de La libertà attraverso la teoria del personalismo ontologico. In esso verrà sviluppata l’ontologia della libertà nella quale essere e libertà vivono in un rapporto di coessenzialità risolvendosi l’uno nell’altra. Essi rappresentano, come vedremo, i due poli dell’attività umana la quale è al massimo della propria produttività quando si concretizza nei suoi due aspetti: fedeltà all’essere e impegno della libertà. Nel paragrafo Il ricorso al mito, preciseremo altresì che la nostra ricerca muoverà da un discorso