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Indagine conoscitiva sugli effetti psico-emotivi del pianto inconsolabile del neonato: il ruolo dell’ostetrica nella prevenzione e nel trattamento dei disturbi di relazione genitore-bambino

La scelta dell'argomento oggetto dello studio è nata dall'osservazione delle frequenti richieste di supporto, rispetto alla gestione del pianto inconsolabile, presenti sui social nei gruppi di mutuo-aiuto di madri.
Il razionale dello studio è indagare il significato del pianto del neonato e capire se il pianto eccessivo possa alterare il benessere emotivo e psicologico dei genitori, inficiando l'instaurazione di un solido legame familiare.
• Obiettivi
Indagare gli effetti psico-emotivi del pianto inconsolabile del neonato sui genitori, con particolare attenzione rivolta alla depressione del post-partum, alla sindrome del bambino scosso e agli omicidi neonatali scatenati dal pianto.
• Materiali e metodi
Disegno di studio: Revisione della letteratura e studio osservazionale descrittivo. Popolazione: La popolazione campione è composta da 1243 genitori (1108 madri e 135 padri). I partecipanti hanno aderito volontariamente all'indagine.
Metodi, tempi di realizzazione e principali variabili prese in esame:
Tra Novembre 2021 e Febbraio 2022 è stata effettuata una consultazione della letteratura sulla banca dati 'Pubmed' e sul motore di ricerca 'Google Scholar'.
È stato consultato il libro 'La Forza del Legame' di Tomas Harms.
Sono state riportate delle riflessioni affrontate durante il corso 'Gestione del pianto del neonato e del bambino', tenutosi a Torino nel settembre 2021, a cui la tesista ha preso parte.
• Materiali impiegati per la raccolta dati
Questionario online, costituito da 16 domande chiuse a risposta multipla, elaborato ex novo utilizzando il programma 'Google Moduli', condiviso tramite i social. Analisi dei dati:
I dati raccolti tramite il questionario sono stati inseriti in una matrice Excel precostituita e sottoposti ad analisi statistica descrittiva univariata e bivariata.
È stato utilizzato il Test del Chi-Quadrato per rilevare la presenza di eventuali differenze statisticamente significative.
• Risultati
I risultati mostrano alterazioni dello stato psico-emotivo dei genitori sia durante la crisi di pianto (97%) che durante l'insorgenza del pianto fisiologico (48%); inoltre, è emerso che il pianto può causare depressione, istinto all'aggressività e perdita di controllo fisico, può compromettere la relazione di coppia e influenzare la scelta di avere altri figli.
Solo l'8,4% del campione si è rivolto all'Ostetrica/o per ricevere supporto nella gestione del pianto; il 52% del campione non considera il sostegno al pianto una competenza dell'Ostetrica/o. Il 94,2 % del campione ritiene utile incrementare servizi ostetrici dedicati alla gestione del pianto.
• Conclusioni
Tutti gli obiettivi dello studio sono stati raggiunti; i risultati dell'indagine conoscitiva mostrano una stretta concordanza con quelli della letteratura evidenziando una possibile e forte associazione tra pianto eccessivo e alterazioni psico-emotive genitoriali, DPP, SBS e omicidi neonatali.
Lo studio ha rivelato una mancata conoscenza della popolazione del ruolo dell'Ostetrica/o, che risulta invece determinante nella prevenzione e nel trattamento del pianto inconsolabile.
Si ritiene necessario incrementare servizi di supporto e diffondere corrette informazioni sul pianto. La tesista ha progettato un modello di opuscolo informativo da consegnare in dimissione ospedaliera al fine di istruire il genitore sulla valenza biologica del pianto, consigliando un approccio di ascolto e di consolazione.

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INTRODUZIONE Il pianto è l’unico mezzo di comunicazione che il neonato possiede per esprimere le sue emozioni e le sue esigenze fisiche e relazionali. Nella specie umana i neonati non sono esseri autosufficienti, ma la loro sopravvivenza dipende totalmente dalla cura e dall’accudimento di un caregiver. Non sempre i genitori sono coscienti dell’importanza biologica del pianto di un neonato poiché esso culturalmente viene considerato un comportamento sbagliato. Di conseguenza, i genitori rispondono al pianto cercando di reprimerlo, senza provare a comprenderlo. La scienza moderna ha messo chiaramente in evidenza che invece il pianto dei neonati si configura come potente attivatore sociale ed esprime sempre un bisogno o una richiesta. Ogni pianto, quindi, porta un messaggio, nessun pianto rappresenta solo un capriccio. Gli studi, in particolare, hanno individuato l’esistenza di vari tipi di pianto nei neonati e hanno riscontrato delle differenze, anche a livello acustico, a seconda del bisogno che vogliono comunicare. Se un neonato manifesta un bisogno che non ottiene una risposta adeguata, il suo bisogno continuerà ad esistere ed il neonato non smetterà di piangere. Il pianto, diventando disperato e prolungato, potrebbe arrivare a provocare delle reazioni e delle sensazioni di inadeguatezza nel genitore e, a lungo andare, questo processo potrebbe determinare dei disturbi di relazione con il bambino e il disagio del neonato potrebbe continuare ad aumentare, instaurando così un circolo vizioso (T. Harms, 2018). L’Ostetrica/o svolge un ruolo determinante nel supporto alla genitorialità: può accompagnare i genitori nella conoscenza del proprio figlio aiutandoli nell’interpretazione del suo linguaggio e nel riconoscimento delle tipologie di pianto che può manifestare. L’Ostetrica/o può fornire consigli e indicazioni per una gestione più serena del pianto, favorendo un buon attaccamento e un’interazione relazionale ottimale, con lo scopo di prevenire i disturbi di relazione che possono essere provocati da un pianto inconsolabile e tutte le loro conseguenze, tra cui la depressione genitoriale o la sindrome del bambino scosso e le aggressioni, che possono comportare anche la morte del neonato. 5

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Informazioni tesi

  Autore: Alessandra La Penna
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2021-22
  Università: Università degli Studi di Perugia
  Facoltà: Ostetricia
  Corso: Classe delle Lauree delle Professioni Sanitarie Infermieristiche e Professione Sanitaria Ostetrica/o .
  Relatore: Simona  Freddio
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 241

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Parole chiave

genitori
neonato
ostetrica
servizi di supporto
pianto inconsolabile
alterazioni psico-emotive
omicidi neonatali
gestione del pianto

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