Modulazione della concentrazione di azoto e ferro sulla micropropagazione del nocciolo (Corylus avellana L.)

La micropropagazione delle varietà di interesse commerciale di nocciolo è una tecnica ancora oggi molto difficile, tanto che questa specie è ancora oggi considerata “recalcitrante”. Il ruolo di differenti fonti e concentrazioni di azoto (sottoforma di NH4NO3 e KNO3) e di chelati di ferro (FeEDTA e FeEDDHA) sono state studiate sulla fasi di proliferazione e di radicazione dei germogli neo-formati per la cv Tonda Gentile Romana. La concentrazione di azoto presente nel substrato MS (Murashige and Skoog, 1962), il più utilizzato nella coltura in vitro, è troppo elevata per molte specie arboree, compreso il nocciolo. Una riduzione dell’azoto totale, soprattutto attraverso una riduzione della componente ammoniacale, è risultata in una migliore qualità dei germogli, analogamente a quanto osservato quando la forma chelata di ferro FeEDTA è stata sostituita dalla forma FeEDDHA alla stessa concentrazione molare (230 µM). Inoltre, un aumento della radicazione dei germogli è stato ottenuto riducendo la concentrazione di azoto totale, soprattutto eliminando il nitrato di ammonio. I risultati del presente lavoro mettono in evidenza l’importanza dell’azoto e delle sue forme e concentrazioni, oltre all’efficacia del Fe-EDDHA nel substrato di crescita del nocciolo e, più in generale, dell’importanza di formulare il substrato in base alle specifiche esigenze di ogni singola varietà.