Calibrazione dei fotomoltiplicatori di Ama, esperimento spaziale per la ricerca dell'antimateria
Il lavoro sperimentale su cui si basa questa tesi è stato condotto in collaborazione con uno dei gruppi di ricerca responsabili della costruzione dello spettrometro magnetico per il progetto AMS di ricerca di nuclei di antimateria nello spazio.
L’esperimento viene descritto nel primo capitolo con un particolare rilievo sul sistema per la misura del tempo di volo , la cui realizzazione è interamente a cura del gruppo italiano di Bologna; il tempo di volo viene comunemente indicato con la sigla TOF, dalle iniziali della traduzione in inglese di questa grandezza (Time Of Flight) e con la stessa sigla viene identificato il sistema in costruzione.
Esso si compone di quattro piani di contatori a scintillazione plastici, visti in entrambi i lati da tre fotomoltiplicatori con la funzione di trasformare la luce di scintillazione prodotta dai contatori in segnali elettrici.
Il secondo capitolo è dedicato appunto ai fotomoltiplicatori, che sono l’oggetto del lavoro sperimentale che questa tesi vuole presentare. Dopo una trattazione introduttiva delle caratteristiche generali di un fotomoltiplicatore, viene presentato il tipo di dispositivo scelto per l’esperimento AMS ovvero il modello R5900 Hamamatsu.
Nella seconda parte del capitolo verranno esposti i criteri su cui si è basata la scelta; vedremo che quello con la maggior priorità è stato l’accordo con le limitazioni in peso, ingombro e potenza elettrica che distinguono un esperimento spaziale.
Nel terzo capitolo viene esposta la parte principale del mio lavoro di tesi; avendo in totale 56 scintillatori (14 per ognuno dei quattro piani) è stato infatti necessario procedere ad una caratterizzazione individuale dei 336 fotomoltiplicatori loro abbinati allo scopo di individuare la relazione che lega il loro fattore di guadagno alla tensione di alimentazione.
Le misure di caratterizzazione condotte su 380 fotomoltiplicatori (di cui il 10% viene tenuto come riserva), vengono descritte nel terzo capitolo sia dal punto di vista fisico che metodologico. Vengono presentati i risultati delle calibrazioni, alcune statistiche di interesse ed i criteri adottati per selezionare i sei fototubi che andranno montati su ciascun contatore. In appendice A vengono riassunti i risultati della caratterizzazione di ciascun fotomoltiplicatore in forma di tabella). Il capitolo termina con i risultati di una simulazione dell’apparato sperimentale utilizzato per le misure allo scopo di stimarne gli effetti sulle risposte dei fototubi e, come vedremo, sono consistenti con le prove sperimentali eseguite a confronto.
L’ultimo capitolo prende infine in considerazione i trattamenti a cui abbiamo sottoposto i fotomoltiplicatori allo scopo di renderli idonei alle particolari condizioni di lavoro che dovranno affrontare nello spazio; si è provveduto in particolare ad un isolamento elettrico in grado di prevenire fenomeni di scarica correlati alle bassissime pressioni tipiche dello spazio. Il problema delle scariche è spiegato brevemente come introduzione al capitolo che termina con la descrizione dettagliata delle due tecniche di spazializzazione applicate e con un accenno al problema del campo magnetico.
L'appendice, come già accennato, presenta il resoconto in forma di tabella dei dati salienti relativi ai 380 singoli fotomoltiplicatori scelti per il montaggio finale sui plastici scintillatori del sistema TOF; essi sono stati selezionati dalla banca dati realizzata ad uso interno del gruppoAMS che raccoglie sia le caratteristiche
tecniche fornite dalla casa costruttrice (Hamamatsu Photonics K. K.) che i risultati delle misure condotte in laboratorio per ognuno dei dispositivi a disposizione.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.
Informazioni tesi
Autore: | Daniela Alvisi |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 1996-97 |
Università: | Università degli Studi di Bologna |
Facoltà: | Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali |
Corso: | Fisica |
Relatore: | Federico Palmonari |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 92 |
Forse potrebbe interessarti la tesi:
Utilizzo del silicio nella fisica delle alte energie: ingegnerizzazione e costruzione del calorimetro QcalT
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi