Metodi di osservazione e identificazione del raro cerambidice Rosalia alpina L. 1758
La vita dei Coleotteri e degli insetti in generale rari o diffusi che siano è fondamentale per ogni ecosistema presente sulla terra. Le specie di insetti conosciute sono circa un milione ciononostante si pensa che ce ne siano almeno altre 3 milioni in attesa di essere scoperte, se si considera poi che nella maggior parte dei casi ogni specie è costituita da un numero smisurato di individui è facile capire che gli insetti sono la forma di vita dominante sul nostro pianeta. Le piccole dimensioni, il peso ridotto la resistenza alle più difficili condizioni ambientali facilitano molto la diffusione di questi animali. L'importanza degli insetti è ben più grande di quanto può sembrare tanto da condizionare la vita di tutti gli altri animali uomo compreso. Non dobbiamo vederli come un pericolo o un fastidio, nella maggior parte dei casi essi sono essenziali alla sopravvivenza delle altre specie viventi, basti pensare al loro apporto determinante nell'impollinazione dei fiori e che moltissime altre specie superiori di animali si nutrono esclusivamente di loro. Spesso l'invadenza o il fastidio che alcune specie ci procurano è determinato proprio dai danni provocati dall'uomo all'equilibrio ecologico (Della Beffa 1961).
Anche se il nostro studio è incentrato su una sola specie di insetto raro ciò non vale a dire che solo i più appariscenti o i più utili vanno protetti ma la conservazione della natura deve essere indirizzata nel proteggere innanzitutto gli habitat in maniera da salvaguardare più animali e piante possibili, poi magari sfruttare le cosiddette specie bandiera per sensibilizzare innanzitutto l'opinione pubblica sull'importanza di determinati meccanismi ecologici molto sofisticati e complessi che in molti casi tendono ad alterarsi facilmente per colpa dell'uomo e conseguire magari che tutti gli ambienti dove vive questa specie bandiera siano protetti riuscendo a garantire la sopravvivenza di tutte le altre specie che vivono con essa. Infine c'è da considerare che studiando le specie più rare e acquisendo nuove conoscenze queste potranno essere utilizzate in futuro a favore di altre specie, questo magari sarà proprio il nostro caso dato che abbiamo testato un software di foto-identificazione su un coleottero basandoci sulle patch presenti sulle sue elitre, ma non è detto che in futuro questo stesso software non potrà essere usato su numerose altre specie sia minacciate che non.
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Informazioni tesi
Autore: | Giovanni Caci |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2010-11 |
Università: | Università degli Studi di Napoli - Federico II |
Corso: | Scienze e tecnologie agrarie, agroalimentari e forestali |
Relatore: | Danilo Russo |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 36 |
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