La pittura di Sir Edward Burne-Jones e le sue fonti letterarie
“Non sono mai stato in grado di fare grandi cose da solo, non ho immaginazione” .
Così Burne-Jones spiega la necessità di un riferimento iconografico o letterario per la creazione delle sue composizioni pittoriche.
La ricerca svolta verte sul confronto tra le immagini create dall’artista e un testo di letteratura, e sull’approfondimento del ruolo svolto dalla poesia e dalla narrativa sulla sua produzione pittorica. La tesi è introdotta da un capitolo (Introduzione) che contestualizza e documenta la formazione e la maturazione in Burne-Jones del forte sentimento spirituale (Newman, il Movimento di Oxford) e della vivace immaginazione stimolata dalla lettura e che si ambienta in atmosfere di sapore medievale e si arricchisce di vena poetica (la cittadina di Oxford, la scoperta di Malory, Tennyson, le ideologie di Ruskin). L’inquadramento storico e religioso del nostro pittore comprende le influenze determinanti di Dante Gabriel Rossetti, della sorella Christina, e tramite loro di Blake, Keats e Swedenborg, protagonisti della cultura vittoriana e promotori del revival gotico prima e rinascimentale poi (in letteratura come nel collezionismo). La grafica, qui inserita, esprime a pieno il clima decadente e il Movimento Estetico in pittura.
I capitoli seguenti affrontano ognuno un genere letterario: la fiaba (‘La Bella Addormentata’); un poema dal ‘Paradiso Terrestre’ dell’amico William Morris (il ciclo di Perseo); un caposaldo della narrativa e della lingua inglese (i racconti di Chaucer); il ciclo cavalleresco bretone (‘Storia di Re Artù’ di Malory a cui sono affiancati, a volte, versi di Tennyson). I riferimenti letterari che sono emersi studiando le opere dell’artista attraverso questa tavola sinottica, sono a volte sorprendenti. I vari capitoli sono stati ordinati secondo la successione cronologica dei cicli (gli arazzi di Birmingham sono esaminati dopo le illustrazioni per il Kelmscott Chaucer, pur essendo stati cominciati due anni prima, poiché il primo arazzo è stato tessuto solo tre anni dopo e i lavori proseguono fino alla morte dell’artista).
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Informazioni tesi
Autore: | Maria Stella Bottai |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 1998-99 |
Università: | Università degli Studi di Roma La Sapienza |
Facoltà: | Lettere |
Corso: | Lettere |
Relatore: | Marisa Volpi |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 292 |
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