Studio di fattibilità per la costituzione di un marchio toscano per le produzioni biologiche
L’agricoltura biologica, in questi ultimi anni, ha avuto uno sviluppo straordinario in buona parte dei paesi europei e, questo, ha spinto l’Unione Europea ad esprimersi in materia di biologico attraverso una serie di regolamenti.
I regolamenti CEE di riferimento per le produzioni biologiche sono il n. 2092/91 per la produzioni vegetali e il n. 1804/99, che completa il precedente per ciò che riguarda le produzioni zootecniche.
Tali regolamenti sono stati recepiti dai singoli stati (in Italia rispettivamente dal Decreto Legislativo n. 220/95, modificata poi dalla Legge n. 38/2003 e dal Decreto Ministeriale n. 91436/2000; successivamente anche le singole regioni italiane hanno emanato disposizioni in materia di produzioni biologiche).
Nonostante il settore sia in continua crescita si avverte sia a livello europeo che nazionale l’esigenza di dare maggiore visibilità ai prodotti biologici e la necessità primaria è quella di dare una “identità” al prodotto attraverso la sua valorizzazione e diversificazione.
A livello europeo alcuni paesi, hanno intrapreso una strada di questo tipo grazie all’introduzione di marchi biologici nazionali o regionali, pubblici o privati. I paesi in questione sono: Francia, Germania, Austria, Finlandia, Danimarca con marchi nazionali pubblici, Olanda, Svezia e Belgio con marchi privati riconosciuti a livello nazionale e Spagna con marchi regionali pubblici. Alcuni di questi paesi, Francia, Olanda, Svezia, hanno anche introdotto un disciplinare di produzione, associato al marchio, più vincolante rispetto ai regolamenti europei.Questi disciplinari puntano soprattutto sulla questione della tracciabilità, degli O.G.M. e del benessere animale.
Anche in Italia l’introduzione di un marchio potrebbe essere utilizzato come strumento per la valorizzazione delle produzioni biologiche e, in particolare per lo studio di fattibilità, ci siamo occupati della possibile costituzione di un marchio per le produzioni biologiche toscane. Nell’andare a descrivere le possibili vie da intraprendere si sono considerati i seguenti aspetti: estensione territoriale del marchio, documentazione legislativa, detentore, disciplinare di produzione, modalità di controllo e costi. Per ognuno di essi si sono valutate diverse opzioni cercando di capire quale fosse quella migliore in relazione alla realtà toscana del comparto biologico.
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Informazioni tesi
Autore: | Ilaria Landi |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2002-03 |
Università: | Università degli Studi di Pisa |
Facoltà: | Medicina Veterinaria |
Corso: | Scienze delle Poduzioni Aimali |
Relatore: | Roberta Moruzzo |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 187 |
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