Skip to content

Le terapie sostitutive renali continue (CRRT) in terapia intensiva. Un'indagine sul ruolo dell'infermiere e sulla conoscenza delle linee guida internazionali e delle procedure locali.

Le terapie sostitutive renali continue, conosciute con l'acronimo CRRT, sono un insieme di metodiche di depurazione ematica extracorporea, indicate nei pazienti critici, che hanno lo scopo di sostituire o supportare la funzione renale quando questa risulta essere compromessa, per un determinato periodo di tempo. Tali tecniche vengono eseguite tramite appositi macchinari e richiedono specifiche competenze clinico assistenziali, continui aggiornamenti per quanto riguarda le innovazioni tecnico-scientifiche e richiedono un approccio multidisciplinare, dove diversi professionisti collaborano tra loro per decidere quella che deve essere la migliore modalità di gestione del paziente, in modo da ottenere una riduzione delle complicanze e dei tempi di trattamento e di conseguenza una riduzione del tempo di degenza in terapia intensiva e dei relativi costi sanitari. Fondamentale è il ruolo dell'infermiere che si occupa quasi integralmente della gestione di queste terapie. Attualmente però la situazione è ben diversa perché l'infermiere risulta essere totalmente dipendente dal macchinario, c'è una scarsa integrazione multidisciplinare tra medico ed infermiere, i trattamenti vengono effettuati attraverso un metodo "esperenziale" basato su convinzioni e consuetudini operative e tutto ciò in assenza di specifiche procedure aziendali. L'obbiettivo che vogliamo raggiungere è il miglioramento dell'autonomia infermieristica sulle procedure di CRRT, migliorando la conoscenza della letteratura e delle procedure locali accreditate, la conoscenza dei macchinari, attraverso l'introduzione di programmi di educazione continua e di un reale approccio multidisciplinare. In questa tesi è stato effettuato uno studio, attraverso la somministrazione di questionari, per valutare il grado di conoscenza e di autonomia di gestione di queste terapie dei professionisti. Il campione dello studio è composto da 100 infermieri interdipartimentali, suddivisi in 5 unità di terapia intensiva dove queste tecniche sono maggiormente utilizzate.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
4 INTRODUZIONE L'alta intensità di cura rappresenta un'area assistenziale complessa che ingloba un'ampia categoria di pazienti critici. Un paziente è definito critico quando i suoi parametri vitali sono compromessi e gli organi vitali possono essere danneggiati, in modo reversibile o irreversibile. L'instabilità di questi pazienti è la caratteristica che determina la richiesta di un'assistenza intensiva e di un monitoraggio continuo delle funzioni vitali. In queste situazioni cliniche, il rene è spesso il primo organo a risentire delle modifiche emodinamiche che le patologie critiche provocano, manifestando quello che oggi viene definito come danno renale acuto (internazionalmente noto come AKI o Acute Kidney Injury), ossia un improvviso e marcato declino della capacità filtrante dei reni, di solito associata sia a perdita della capacità di regolare l'omeostasi idro- elettrolitica sia all'incapacità di eliminare i cataboliti azotati , che può interessare oltre il 20% dei pazienti all'interno delle unità di terapia intensiva. Questo termine è impiegato per definire lo spettro delle disfunzioni renali che va dalle lievi diminuzioni della velocità di filtrazione glomerulare alla perdita totale della funzionalità renale. Il gruppo di lavoro ADQI (Acute Dialysis Quality Initiative) ha introdotto nel 2004 i criteri RIFLE, (vedi Tabella 1). Tale sistema identifica tre classi di gravità del danno renale – Risk, Injury e Failure – in funzione delle modificazioni della creatininemia e dell’output urinario, e due classi prognostiche – Loss of kidney function ed End Stage Renal Disease – in funzione della durata della perdita della funzione renale. Nel 2007 è stata pubblicata una versione modificata della classificazione RIFLE, conosciuta come AKIN (Acute Kidney Injury Network), (vedi Tabella 2). Rispetto alla classificazione RIFLE sono state apportate alcune variazioni importanti:  le classi Risk, Injury e Failure sono state sostituite dagli stadi 1, 2 e 3 rispettivamente

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

Informazioni tesi

  Autore: Denise Piccioli
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2021-22
  Università: Università degli Studi di Pisa
  Facoltà: Medicina e Chirurgia
  Corso: Infermieristica
  Relatore: Giandomenico Luigi Biancofiore
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 124

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

dialisi
infermiere
rene
terapia intensiva
aki
crrt
tecniche sostitutive renali continue
danno renale acuto
prismaflex

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi