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La Sindrome di Stoccolma: una review sistematica del fenomeno e dei contesti in cui si manifesta

Il presente lavoro espone una rassegna sistematica circa la Sindrome di Stoccolma.
Per Sindrome di Stoccolma si intende un'esperienza psicologica paradossale in cui si sviluppa un legame affettivo tra gli ostaggi e i loro rapitori; considerata anche da alcuni studiosi un meccanismo di difesa inconscio messo in atto dalla vittima nelle situazioni ad elevato livello di stress. Attualmente la Sindrome di Stoccolma non è inserita in nessun manuale internazionale di classificazione psichiatrica e non esiste neanche una unificazione dei criteri rispetto alla sua diagnosi e alle sue caratteristiche e persino alla sua denominazione di "sindrome". L'obiettivo del presente studio è di: a) rivedere e sintetizzare la letteratura internazionale esistente della Sindrome di Stoccolma con particolare attenzione alla comprensione e alla definizione delle variabili associate allo sviluppo della Sindrome; b) indagare quali sono i meccanismi di difesa che vengono messi inconsciamente in atto dalla vittima durante le situazioni di ostaggio, con particolare attenzione al concetto di identificazione con l’aggressore; c) valutare e definire lo sviluppo nella vittima del CPTSD e dell’ASD; d) valutare lo sviluppo della Sindrome di Stoccolma in situazioni differenti dal rapimento o della presa di ostaggio, con enfasi specifica per i casi di violenza domestica, abuso sessuale sui minori, traffico sessuale, culti religiosi e terrorismo (mafia e ISIS), inquadrandoli nell’ottica della Teoria di Graham.
La ricerca degli articoli è stata effettuata con l’utilizzo dei seguenti database scientifici: PubMed, Google Scholar, Science Direct e OneSearch, durante l’intervallo di tempo da Ottobre 2018 a Marzo 2019; prendendo in considerazione articoli scritti dal 1932 al 2018.

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29 1.3 Disturbi innescati da eventi di vita eccezionalmente stressanti: CPTSD e ASD I vissuti traumatici generano nell’individuo delle risposte di stress, come esito dei normali processi fisiologici di attacco e fuga che consentono di fronteggiare efficacemente il pericolo. Tuttavia, può capitare che tali risposte continuino a manifestarsi nel tempo e all’interno di contesti di vita, dove non sono presenti reali minacce per il soggetto, assumendo caratteristiche disfunzionali e perdendo la loro funzione adattiva (Horowitz, 1986). Ciò può portare allo sviluppo di un vero e proprio disturbo da stress che può avere forma transitoria, rimanendo limitato ad una fase successiva all’evento traumatico circoscritta nel tempo, oppure una forma persistente, che si mantiene anche molti mesi dopo il superamento dell’evento stressante e che può compromettere il futuro dell’individuo. Nella quinta edizione del Manuale Diagnostico e Statistico dei disturbi psichiatrici (2014) vi è un capitolo denominato Disturbi Correlati a eventi traumatici e stressanti, dedicato alle manifestazioni psicopatologiche determinate da eventi stressanti e traumatici. Esso comprende (APA, 2014): a) Disturbo reattivo dell’attaccamento; b) Disturbo da impegno sociale disinibito; c) Disturbo da stress post - traumatico (PTSD); d) Disturbo da stress acuto; e) Disturbi dell’Adattamento. La Sindrome di Stoccolma, oggetto di approfondimento di questa Tesi, può essere fatta rientrare nell’ambito del Disturbo Post Traumatico da Stress, in particolare, secondo alcuni autori, nel Complex Post-Traumatic Stress Disorder (Spuijbroek, Blom & Braam, 2012) o nell’Disturbo da stress acuto (Cook et al., 2005). Il PTSD è caratterizzato dall’esposizione diretta o indiretta ad un evento stressante o traumatico legato a situazioni che hanno messo a repentaglio la sopravvivenza dell’individuo, che hanno prodotto lesioni gravi o che hanno generato violenza sessuale (Demarest, 2009). I meccanismi alla base del disturbo sono quelli legati all’abuso e alla violenza e, in generale, a tutte quelle situazioni in cui vi è un soggetto dominante prevaricante. In condizioni di pericolo di vita, l’istinto di sopravvivenza della natura umana porta gli individui ad adattarsi, fino al punto di accettare, e addirittura comprendere, il proprio aguzzino.

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Informazioni tesi

  Autore: Virginia Paladini
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2017-18
  Università: Università degli Studi di Firenze
  Facoltà: Magistrale in Psicologia Clinica, Neuropsicologia e Psicologia della Salute
  Corso: LM-51
  Relatore: Barbara Giangrasso
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 104

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Parole chiave

rapimento
violenza domestica
culti religiosi
identificazione con l'aggressore
sindrome di stoccolma
meccanismo di difesa
condizione di ostaggio
cptsd (complex post - traumatic stress disorder)
abuso sessuale minorile
teoria di graham

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