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Gestione dei rifiuti in Calabria. Politica ambientale e finanziamenti europei nel settore ambiente ed energia.

La politica ambientale europea consta di un quadro normativo piuttosto articolato,
espressione degli impegni presi dall’UE in campo internazionale. Dal 1973 ad oggi sono stati sei i programmi d’azione ambientale emanati dall’Unione Europea al fine di preservarel’ambiente e riparare i danni recati da numerosi anni di attività umana.
L’introduzione di norme ambientali nasce dalla consapevolezza che un ambiente sano è indispensabile non solo per una buona qualità della vita dei cittadini, ma anche per le stesse attività economiche che trovano nelle tecnologie ecologiche e nelle pratiche ambientali un’opportunità di crescita.
Oltre al cambiamento climatico, la perdita di biodiversità e gli impatti negativi che le
diverse forme di inquinamento hanno sulla salute, un’altra importante problematica ambientale che affligge il nostro pianeta è il depauperamento delle risorse naturali e la gestione dei rifiuti.
L’atteggiamento eccessivamente consumistico della nostra società ha portato ad una crescita esponenziale del volume dei rifiuti, soprattutto negli ultimi anni, ponendo il problema della loro collocazione nel sistema naturale. Vedremo che, in virtù delle leggi comunitarie prima, e nazionali poi, il metodo migliore per un’efficiente gestione dei rifiuti è la classificazione gerarchica delle quattro R: riduzione, riuso, riciclaggio, recupero.
Il presente lavoro, dopo aver preso in esame la politica ambientale europea, si focalizza sulla questione dei rifiuti, definendola prima in chiave normativa e, successivamente, analizza sistema di gestione dei rifiuti in Calabria, evidenziandone i punti critici e le debolezze.

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Uno sguardo generale alla politica ambientale Per lungo tempo la Comunit europea Ł stata fortemente criticata per aver privilegiato lo sviluppo economico e commerciale a spese dell impatto ambientale. Anche grazie alla presa di coscienza dei cittadini, i quali si aspettano che i politici dedichino alle problematiche ambientali la stessa attenzione che viene prestata alla politica sociale ed economica, si Ł preso atto a livello europeo ed internazionale, che un economia fondata sull esaurimento delle risorse naturali e sul degrado ambientale, non pu essere considerata vincente . L azione dell UE sull ambiente si fonda sulla concr etizzazione dello sviluppo sostenibile, in base al quale i bisogni delle popolazioni attuali devono essere soddisfatti senza compromettere la capacit delle generazioni future di rispondere ai loro propri bisogni. 1.1 Interventi dell UE: cronologia La politica ambientale comunitaria nasce, di fatto, nel 1973, con l adozione del Primo programma d azione per l ambiente. Prima di tale da ta non ci sono, infatti, riferimenti normativi specifici rispetto alla politica ambientale1. ¨ con l Atto Unico Europeo (1986) che viene introdo tta una base giuridica concreta per l azione comunitaria in materia ambientale. In particolare, l AUE, introduce tre nuovi articoli (articolo 130R, 130S e 130T del Trattato CE) che completano e rafforzano le precedenti disposizioni del Trattato di Roma, i quali consentono alla Comunit "di salvaguardare, proteggere e migliorare la qualit dell’ambiente, di con tribuire alla protezione della salute umana, di garantire un’utilizzazione accorta e razionale delle risorse naturali". In seguito, una nuova tappa viene segnata dal Trattato di Maastricht (1992) nel quale la salvaguardia dell ambiente viene elevata a condizione necessaria per la crescita economica e l azione in materia ambientale diviene politica comunitaria. Il Trattato di Amsterdam (1997), poi, ha inserito la nozione di "sviluppo sostenibile" tra gli obiettivi dell’Unione Europea ed Ł stata rafforzata l’integrazione della tutela dell’ambiente nelle altre politiche comunitarie soprattutto nell’ambito del mercato interno (articoli 22 e 63 del Trattato CE). 1 In realt il Trattato di Roma del 1957 (che istitui sce la Comunit Europea) riconosce la competenza de lla Comunit Europea in ambito ambientale soltanto rispetto a taluni settori proposti dalla Commissione (art. 100), ma, tali disposizioni non rappresentano una base giuridica ad hoc. 2 La Comunit ha il compito di promuovere nell insiem e della Comunit , uno sviluppo armonioso, equilib rato e SOSTENIBILE delle attivit economiche, un elevato livello di protezione dell ambiente e il miglioramento delle qualit di quest ultimo . 3 Le esigenze connesse con la tutela dell ambiente devono essere integrate nella definizione e nell attuazione delle politiche e delle azioni comunitarie di cui all art. 3, in particolare nella prospettiva di promuovere lo sviluppo sostenibile. 3

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Informazioni tesi

Master di II Livello in “Diritto ed Economia Ambientale e del mare”
  Autore: Salvatore Calabretta
  Tipo: Tesi di Master
Master in
Anno: 2010
Docente/Relatore: Salvatore Mazzamuto
Istituito da: Università degli Studi Roma Tre
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 38

FAQ

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