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Lo Sport per Tutti

Lo sport è per Tutti ed è di Tutti dal momento in cui diventa un diritto inalienabile di ogni individuo, un mezzo per l’inclusione e l’integrazione sociale, ma soprattutto lo strumento per la valorizzazione delle potenzialità, in particolar modo nei soggetti che presentano delle disabilità. Beatrice Vio, Alessandro Zanardi, Giusy Versace, Eva Ceccatelli sono solo alcuni esempi di un vasto ventaglio di Atleti azzurri, portatori di disabilità motoria, che hanno avuto la forza ed il coraggio di ricominciare una nuova vita, completamente diversa, partendo proprio dallo Sport, credendoci e onorando la maglia nei Giochi Paralimpici. Lo stesso dicasi per tantissimi atleti con disabilità intellettiva che trovano nello Special Olympics il modo per sentirsi speciali, socializzare, rendersi autonomi e acquisire fiducia in sé stessi. Ognuno di loro, con le loro storie, è la concreta testimonianza che lo Sport è in grado di migliorare la qualità di vita di chiunque, senza distinzione alcuna. Una sorta di medicina naturale senza scadenza, che in cambio chiede solo tempo e dedizione, dove per fare sport basta davvero poco: un paio di scarpe ginniche e la voglia di muoversi.

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“Lo Sport per Tutti” è un elaborato che nasce come inno allo sport per ribadire e rimarcare la sua importanza per l’essere umano, nei suoi molteplici aspetti e in tutte le sue forme. Un concetto partito da molto lontano, che affonda le sue radici tra educatori e pedagogisti, si è fatto strada tra psicologi e scienziati, attraversando culture e correnti di pensiero talvolta differenti e talvolta complementari, fino ad arrivare ai giorni nostri, con la consapevolezza che, come afferma Pierre de Coubertin nel Libro Bianco sullo Sport, “la sua assenza non potrà mai essere compensata”. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ne raccomanda la sua pratica a tutte le popolazioni, durante tutto l’arco della vita, come raggiungimento del livello più alto di Salute, inteso come benessere fisico, mentale e sociale, e non soltanto come assenza di malattia o infermità. Lo sport è per Tutti ed è di Tutti dal momento in cui diventa un diritto inalienabile di ogni individuo, un mezzo per l’inclusione e l’integrazione sociale, ma soprattutto lo strumento per la valorizzazione delle potenzialità, in particolar modo nei soggetti che presentano delle disabilità. Beatrice Vio, Alessandro Zanardi, Giusy Versace, Eva Ceccatelli sono solo alcuni esempi di un vasto ventaglio di Atleti azzurri, portatori di disabilità motoria, che hanno avuto la forza ed il coraggio di ricominciare una nuova vita, completamente diversa, partendo proprio dallo Sport, credendoci e onorando la maglia nei Giochi Paralimpici. Lo stesso dicasi per tantissimi atleti con disabilità intellettiva che trovano nello Special Olympics il modo per sentirsi speciali, socializzare, rendersi autonomi e acquisire fiducia in sé stessi. Ognuno di loro, con le loro storie, è la concreta testimonianza che lo Sport è in grado di migliorare la qualità di vita di chiunque, senza distinzione alcuna. Una sorta di medicina naturale senza scadenza, che in cambio chiede solo tempo e dedizione, dove per fare sport basta davvero poco: un paio di scarpe ginniche e la voglia di muoversi.

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Parole chiave

disabilità
sport
salute
inclusione
special olympics
zanardi
beatrice vio
giusy versace
eva ceccatelli
giochi paralimpici

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