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Gli studi sull’italiano parlato dell’ultimo quarto del Novecento: un quadro d’insieme

La presente tesi triennale è stata stilata come un quadro d’insieme dell’italiano parlato esaminando gli studi effettuati da sociologi, linguisti e sociolinguisti nel corso dell’ultimo quarto del Novecento.
Inizialmente, viene fatta una divisione iniziale il campo della ricerca tra conversazioni colloquiali e dialogo teatrale scritto.
In secondo luogo si verificano i fenomeni linguistici della standardizzazione dell’italiano attraverso un centinaio di interviste rivolte ad un pubblico nel napoletano sul tema delle radio e televisioni libere. “Quanto autocontrollo, formalità, regolarità, logicità c’è tra dialoghi fra persone che fanno parte di un ceto basso e medio-basso rispetto a dialoghi fra persone di ceti alti e medio-alti?”; “Perché scegliamo una parola, un ordine nella frase, un verbo, una pausa, invece che altre?”. E ancora: “L’emittente e/o il destinatario sono influenzati da fattori psicologici e sociologici?”.
Chiudendo con una certezza: l’italiano, rispetto ad altre lingue, presenta una certa omogeneità tra morfosintassi e lessico, i quali presentano differenze di qualità più che di quantità.

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4 Quali sono e da cosa dipendono le differenze principali tra la lingua parlata e la lingua scritta? Le ragioni che mi hanno spinto ad approfondire tale tema sono state diverse: la più importante, una serie di esperienze vissute in luoghi tra loro lontani geograficamente, culturalmente, socialmente e - soprattutto - linguistico. Mi sono subito chiesta quali fossero le opzioni selezionate dai parlanti quando dialogano tra di loro, quali fossero e perché ci fossero differenze tra un dialogo parlato ed un dialogo scritto, realizzati dagli stessi parlanti, nello stesso ambiente e accolti dagli stessi riceventi. Il desiderio di approfondire l’argomento è stato successivamente accentuato da un’esperienza di tirocinio svolto presso una scuola di lingue. L’obiettivo di questo elaborato è per l’appunto quello di fornire, prima di tutto a me stessa, un quadro d’insieme dell’italiano parlato esaminando gli studi effettuati da sociologi, linguisti e sociolinguisti nel corso dell’ultimo quarto del Novecento. Il mio lavoro dà conto, nel primo capitolo, dell’analisi svolta dal grande linguista italiano Giovanni Nencioni, il quale ha esaminato i tratti di quella varietà di lingua da lui qualificata parlato-parlato. Nencioni esordisce dividendo il campo della ricerca tra conversazioni colloquiali e dialogo teatrale scritto. Si domanda subito se quella teatrale sia effettivamente comunicazione e, con l’aiuto di opere di linguisti e sociologi di diverse parti d’Europa, analizza e confronta le proprietà della lingua parlata in situazioni colloquiali. Nel secondo capitolo, il lavoro dà spazio alla ricerca sul campo di Rosanna Sornicola intitolata Sul parlato. La professoressa di linguistica generale dell’università di Napoli Federico II verifica i fenomeni linguistici della standardizzazione dell’italiano attraverso un centinaio di interviste rivolte ad un pubblico nel napoletano sul tema delle radio e televisioni libere. Grazie a questa ricerca è stato possibile

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Parole chiave

novecento
informazione
orale
lingua scritta
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pronominalizzazione
macro-strutture
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