Problematiche connesse con l'acquisizione delle lingue straniere in soggetti afasici
Questa ricerca è partita dal concetto di bilinguismo, quale fenomeno oggi particolarmente diffuso nella nostra società.
Si è rivolta l’attenzione verso i parlanti L2 affetti da disturbi del linguaggio e a quelle che potrebbero essere le proposte di insegnamento di una lingua straniera.
A tale riguardo si è tenuto conto si teorie e tecniche elaborate da diversi studiosi, come il Bilingual Aphasia Test di Paradis (1994), applicato per il riconoscimento e la riabilitazione delle sindromi afasiche in soggetti bilingui, l’interazione tra linguaggio verbale e non-verbale di Martin (1987) e McNeill (1992). Tali tecniche sono state inscritte in quello che, nel presente lavoro, è stato ipotizzato essere progetto di insegnamento di una lingua straniera a soggetti afasici.
Sono stati avanzati suggerimenti mirati all’acquisizione, che se supportati dall’inserimento del soggetto afasico all’interno dell’ambiente classe, e dalla presenza di un insegnante di sostegno, potrebbero contribuire al miglioramento del disturbo linguistico.
A tale proposito il percorso che è stato proposto prevede, innanzitutto, un’ analisi dei diversi livelli di difficoltà fonologica, prosodica, morfologica, sintattica e di memorizzazione, presenti in un soggetto afasico. In seguito è necessario stabilire quali siano gli obiettivi da raggiungere, in base alle esigenze sociali e psicologiche dello studente, attraverso l’utilizzo di testi semplici che possano portare ad una ristabilizzazione delle capacità compromesse dalla sindrome afasica.
Tenuto conto del fatto che le afasie sono molteplici, in questo lavoro si è fatto maggior riferimento ai soggetti affetti dall’afasia di Broca, sono state suggerite proposte:
- di sviluppo della comprensione, attraverso la somministrazione graduale delle strutture della L2 e la scomposizione di una frase, nelle sue proposizioni costituenti;
- di rinforzo semantico, per cercare di far fronte all’agrammatismo grave che scaturisce dalla sindrome, attraverso un esercizio di identificazione delle categorie semantiche;
- di ripetizione e denominazione, per far fronte all’incapacità di identificare e ripetere una parola legata ad un’immagine. A questo proposito, per favorire l’acquisizione di termini di una L2, è stato proposto la metodologia della Superimposizione e Fading, elaborata da Lancioni, legata alla dissolvenza graduale delle immagini che accompagnano le parole a cui si riferiscono.
Per aumentare le capacità di memoria uditiva in uno studente L2 affetto da afasia sensoriale, legata cioè all’incapacità di distinguere i suoni del linguaggio, sono state fornite delle proposte basate sulla presentazione, in fasi, di parole all’inizio fonologicamente differenti, poi con articolazione visibilmente simile, quindi simili.
Considerato che per il soggetto afasico i disturbi del comportamento della sfera sociale rappresentano la maggiore sfida dell’integrazione scolastica, il suo ambiente tipo dovrebbe essere quello degli altri studenti. Il soggetto perciò non deve essere assolutamente considerato un “diverso” ma parte attiva di un contesto collaborativi in cui esistono reali condizioni di integrazione dell’afasico all’interno della classe.
A cornice di quanto esposto si fa riferimento alla necessaria presenza dell’insegnante di sostegno, il quale, attraverso un insegnamento basato sulla cooperazione, deve garantire all’afasico un supporto continuo per l’apprendimento, l’acquisizione, la socializzazione, l’integrazione e l’inserimento all’interno della comunità scolastica.
Base di questo studio è stata una bibliografia di testi riguardanti le afasie e il loro recupero nei casi di bilinguismo. La carenza di ricerche specifiche sull’insegnamento della L2 a soggetti afasici marca una generale lacuna scientifica ed editoriale da colmare. In una prospettiva di insegnamento democratico è indispensabile, infatti, a mio avviso, tenere conto dei bisogni formativi manifestati da bambini e ragazzi con capacità linguistiche compromesse.
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Informazioni tesi
Autore: | Emanuela Costanza |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2005-06 |
Università: | Università degli Studi di Lecce |
Facoltà: | Lingue e Letterature Straniere |
Corso: | Lingue e Letterature Straniere |
Relatore: | Paola Leone |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 125 |
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FAQ
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