Gli amuleti islamici in area iranica

INTRODUZIONE Questo breve elaborato prende in esame alcuni oggetti di particolare forma e funzione ritrovati negli scavi di uno dei principali siti archeologici di contesto islamico portati in luce in area iranica, Nishapur. Questi oggetti consentono di fare un breve viaggio all’interno dell’affascinante mondo della magia e della superstizione nel mondo islamico. Il tema della magia è molto ampio e sfaccettato giacché l’uomo ha sempre sentito il bisogno di proteggersi dalle forze occulte malefiche e di attirare su di sé ogni tipo di beneficio. Gli oggetti provenienti da questi scavi sono stati messi a confronto con alcuni altri manufatti, sia provenienti da scavi, sia appartenenti a collezioni pubbliche e private. Il nostro studio si è basato soprattutto sulle due opere che James W. Allan ha dedicato ai metalli prodotti nelle aree orientali del mondo islamico, in particolare quelli provenienti dalla regione storica del Khurasan . Allan, specialista della lingua araba 1 classica, è infatti uno dei maggiori esperti di metallistica islamica. Ha discusso all’Università di Oxford una tesi di dottorato dal titolo The Metalworking Industry in Iran in the Early Islamic Period (Allan 1976) e, qualche anno dopo, ha pubblicato un volume monografico sugli oggetti in metallo ritrovati negli scavi di Nishapur (Allan 1982). Per comprendere il contesto di provenienza di questo materiale ci siamo avvalsi dell’opera che C.K. Wilkinson ha dedicato agli scavi di Nishapur, ai tepe e ai vari edifici portati in luce dalla Missione Archeologica americana del Metropolitan Musesum of Art di New York (Wilkinson 1986). Al fine di stabilire alcuni confronti tra il materiale “magico” di Nishapur e quello proveniente da altre aree del mondo islamico abbiamo fatto anche riferimento ad altri importanti studi, sia quelli che trattano l’argomento della magia e dei talismani nei loro caratteri generali , sia quelli che forniscono informazioni più o meno dettagliate su oggetti 2 provenienti da scavi e/o appartenenti a collezioni pubbliche e private. Tra gli oggetti magici provenienti da contesti archeologici si è rivelato molto utile lo studio condotto da Valentina Laviola sui metalli ritrovati dalla Missione Archeologica Allan ha trascorso la maggior parte della sua carriera presso l’Ashmolean Museum di Oxford in 1 qualità di curatore delle collezioni islamiche. L’opera principale è quella che Edmond Doutté, celebre sociologo e orientalista francese 2 (1867-1926), ha dedicato alla magia nelle aree settentrionali del continente africano (Doutté 1909). 3