Un Parco Nazionale in Italia: il Cilento e Vallo di Diano
Il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano rappresenta un territorio poco conosciuto a livello nazionale ed internazionale, nonostante sia il secondo Parco d’Italia per estensione e rappresenti una delle aree più interessanti sotto l’aspetto biologico e lito-morfologico. L’eterogeneità del suo territorio è la principale caratteristica, e l’equilibrio raggiunto tra natura e attività umane rende il Parco uno degli habitat più tutelati del meridione, dove le funzioni produttive hanno creato un paesaggio modulato e senza strappi. Nelle suddette peculiarità risiede solo in parte la motivazione per la quale ho scelto di affrontare questo argomento. La ragione principale sta nelle mie origini, nel fatto che io sia nato in un comune del Cilento, nell’aver trascorso la mia gioventù in queste zone, aver visto intraprendere azioni volte a migliorare e valorizzare il territorio cilentano, proteggerne la flora e la fauna. Innanzitutto ho deciso di affrontare la questione riguardante la creazione del Parco, l’iter seguito per raggiungere tale obiettivo e le leggi con le quali è stato istituito, dando poi risalto alla conformazione geomorfologica del terreno. In questo contesto è stato inserito il tema della flora e della fauna che registra la presenza di endemismi rari, come la Primula di Palinuro, e specie animali, come il Lupo o il Gatto selvatico, che rappresentano un’emergenza naturalistica di grande interesse. Nell’ultima parte del primo capitolo si è poi trattato l’aspetto storico, gli avvenimenti più importanti che si sono avuti nel Cilento e Vallo di Diano prima che fosse istituito il Parco, tra i quali il più rilevante riguarda il brigantaggio per le ripercussioni sociali e culturali che ha generato.
Nel secondo capitolo principalmente si sono esaminate le differenze, economiche e sociali, che esistono tra costa ed entroterra. In seguito sono state analizzate le azioni dell’ente Parco volte a risollevare l’economia delle zone interne e migliorare la ricettività turistica dei comuni costieri, cercando anche di allungare, con manifestazioni ed eventi di una certa importanza dislocati tra maggio ed i primi di settembre, la permanenza dei turisti. Infine nell’ultimo capitolo si è cercato di delineare quale sia l’immagine del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano nel contesto turistico italiano e mondiale, un’immagine prevalentemente a scala regionale, e si sono elencate alcune delle iniziative volte a rafforzare e migliorare questo aspetto. Per concludere è stato affrontato il tema che forse richiede il maggiore impegno da parte delle istituzioni, quello riguardante la carenza e l’inadeguatezza di molte infrastrutture, e la necessità di riequilibrare l’ambiente, problema che impedisce lo sviluppo del Parco a tutti i livelli, da quello turistico a quello economico, al sociale, e che quindi necessita di un rapido intervento volto a modificare le condizioni attuali.
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Informazioni tesi
Autore: | Davide Cesaro |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2007-08 |
Università: | Università degli Studi di Milano |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Scienze Umane dell'Ambiente, del Territorio e del Paesaggio |
Relatore: | Dino Gavinelli |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 47 |
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