Skip to content

Un mare di terra. Etnografia a bordo di una nave mercantile

Il presente lavoro racconta l’esperienza di una passeggera, di un’antropologa, di una donna a bordo di una nave che trasporta contemporaneamente uomini e merci, di uno spazio galleggiante interstiziale, di un paesaggio intermedio che si colloca spesso al di fuori degli ordinamenti statuali, e che altrettanto sovente è riconoscibile come metafora della nostra civiltà. Il mare è stato considerato per lungo tempo uno spazio vuoto nonostante ricopra la maggior parte della superficie terrestre e influenzi la vita di innumerevoli persone attraverso la pesca, il turismo, il viaggio, le inondazioni e il commercio mondiale, assumendo un ruolo dominante nell’economia globale. Nonostante sia stato il sito di diverse scoperte europee e di numerosi viaggi storici, la sua portata è stata considerata spesso un evento periferico persino dall’antropologia, disciplina radicata nella terra ma che, sin dai suoi esordi, ha viaggiato attraverso l’immenso vuoto degli oceani. Partendo dalla terra l’obiettivo non è stato quello di andare al di là del mare, per raggiungere altre terre, ma di stare nel mare, di abitarlo, con il triplice proposito di comprenderlo meglio nelle sue varie declinazioni - come idea, metafora e luogo di pratiche umane -, di esporre i prolegomeni di un'antropologia del mare e di mettere a fuoco le potenzialità di uno spazio di ricerca interdisciplinare ad esso dedicato. I discorsi fin qui affrontati riguardano le strette relazioni che intercorrono tra il mare, che nella sua accezione di spazio commerciale sembra oggi più che mai metafora del sistema economico capitalistico contemporaneo, gli uomini di mare, ovvero i lavoratori dei trasporti al centro della globalizzazione economica, e la nave mercantile, in quanto sito di azione sociale, culturale e politica.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
7 |IN PARTENZA Qualche anno fa, non saprei dire quanti con precisione, m’imbattei casualmente in un reportage che raccontava la vita a bordo sulle navi mercantili. Credo fosse febbraio e leggevo, come mio solito l’Internazionale, nota rivista settimanale italiana. Provai un immediato spaesamento innescato da un repentino cambio di prospettiva. L’appartenenza esclusiva dell’uomo alla terra mi apparve subito meno chiara: se da un lato la terra rappresenta tutto ciò che è familiare per l’uomo determinandone l’orizzonte entro cui elaborare la propria esperienza dello spazio e del movimento, dall’altro il mare, nell’immaginario occidentale, ha per lungo tempo incarnato il desiderio di libertà, il corrispettivo sentimento dell’infinità II , la condizione della solitudine, un gravame che si subisce, una minaccia da esorcizzare. La letteratura, a tal riguardo, offre numerosi spunti e generosi esempi. Ulisse, spinto lontano dalla sua isola dal vendicativo Poseidone, percorre il Mediterraneo nel vano intento di interrompere la maledizione, di sfuggire alla divinità o di conciliarsi con essa più che per raggiungere nuova virtù e conoscenza. Ma la meta di Ulisse sarà sempre il porto, riposo di navi e di uomini, mentre la sua angoscia sarà l’errare maledetto. Le coordinate della rappresentazione del mare sono completamente diverse nell’invenzione letteraria di scrittori marinai come Herman Melville il quale ci restituisce un’allegoria della battaglia cosmica tra Uomo e Natura. Achab è in balia di un Oceano che elegge come sua stabile dimora. Scomparsa in lui la nostalgia per gli affetti, che pure pervade altri marinai, egli è pronto a rischiare la vita in nome di un’idea. La nave, dunque, rimane l’unica casa capace di accogliere, senza condizioni, colui che è stato respinto dalla terra. Il polacco Joseph Conrad si imbarcò per la prima volta a diciassette anni e arrivò al grado di comandante della marina mercantile inglese prima di dedicarsi completamente alla scrittura. Il suo è il mare dell’avventura romantica. In Jules Verne il mare diventa luogo privilegiato di esilio volontario, della fuga dal mondo, della ricerca della solitudine per uomini volitivi e outsider, che intraprendono ardite e personali imprese in nome della scienza e della conoscenza. Ora, per aspetti altri, la realtà di chi va per mare appare ancora connotabile con questi caratteri. Oggi il mare è soprattutto spazio commerciale, distanza da coprire velocemente per il trasporto delle merci, spazio suddiviso a raggiera per la razionalizzazione delle percorrenze. Oppure ambiente ideale per croceristi alla ricerca spasmodica di destinazioni ed esperienze insolite. Infine, quell’altrove in cui migranti e profughi in fuga da guerre e violenze ripongono speranza. Le vicende legate alla vita di mare salgono raramente alla ribalta dell’opinione pubblica con sporadiche eccezioni riferite a drammi umani, naufragi o incidenti che diventano veri e propri casi mediatici. Probabilmente non c’è altro settore così “globale” come quello dello shipping - in questa sede inteso quale servizio di trasporto merci via mare -; in un mondo che si dice globalizzato, la vita dei marinai volge una piega immediatamente internazionale. Dalla lettura del reportage sopra citato scaturirono in me numerose riflessioni. Pensai subito alla portata dell’intero commercio marittimo mondiale, al continuo complesso movimento di materie prime, semilavorati, prodotti finiti lungo tutte le rotte dei cinque continenti, da un II F. Saffioti, Geofilosofia del mare. Tra Oceano e Mediterraneo, cit., pag. 27.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Il miglior software antiplagio

L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.

Informazioni tesi

  Autore: Alessandra Giannandrea
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2012-13
  Università: Università degli Studi di Torino
  Facoltà: Lettere e Filosofia
  Corso: Antropologia culturale ed etnologia
  Relatore: Matteo Aria
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 122

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

geopolitica
merci
cargo
diritto marittimo
gente di mare
seascape
culti del cargo
vita a bordo
lavoratori globali
migrazione del lavoro

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi