Tra Guinizzelli e Dante: dall'eros alla caritas
Il lavoro che presento, suddiviso in tre capitoli, illustra la centralità della figura di Guido Guinizzelli nella elaborazione della dottrina d’Amore dantesca dal giovanile libello fino al poema sacro. L’insegnamento del novatore bolognese risplende attraverso citazioni, menzioni esplicite ed implicite, immagini e richiami intertestuali disseminati in luoghi strategici delle opere dell’Alighieri, segnando la via di una progressione ideologica verso il nuovo, tutto dantesco, ontologismo dell’Amore con la sua capitale trasformazione dall’eros alla caritas. A partire dalla grande canzone dottrinale di Guinizzelli, Al cor gentil rempaira sempre amore, Dante giovane “prende l’aire” e giunge, attraverso una lunga e complessa gestazione alla fondamentale svolta delle rime nuove, alla spiritualizzazione di Amore che ditta dentro e che in seguito farà del poeta-pellegrino uno scriba dei. Il primo capitolo è incentrato sulla Vita Nuova in cui emerge una ripresa e rielaborazione consapevole e determinante dei nuclei ideologici della poesia guinizzelliana. Dante inaugura la sezione delle rime in lode di Beatrice nel nome di Guinizzelli, implicitamente nella tessitura di Donne ch’avete intelletto d’amore e poi esplicitamente nel sonetto Amor e ’l cor gentil sono una cosa mostrando di aver subito compreso e fatta propria l’aspirazione del Guido bolognese a conferire una nuova legittimazione teorica alla metafisica amorosa su cui si fondava la lirica volgare, una legittimazione ispirata e sorretta dalla scienza aristotelica. Il nucleo, esiguo e intenso, che sta al centro del canzoniere guinizzelliano segna, infatti, una svolta (almeno dialetticamente) nei confronti della topica e del linguaggio tradizionali, ormai vieti e logori, cui Guido sa infondere nuova linfa sentimentale e dottrinale. L’identità di “amore” e “cor gentil”, la lode di “madonna” plasmata sulle lodi liturgiche, il “saluto” caricato di nuova valenza semantica e l’angelicazione della donna spinta fino all’esaltazione della sua bellezza come bellezza beatifica sono i principi in virtù dei quali Dante ha potuto scorgere in Guinizzelli il «padre / mio e de li altri miei miglior » (Purg. XXVI, vv. 97-99), una guida esemplare capace di porre il dramma d’amore entro un potenziale esito escatologico e spirituale. L’impronta guinizzelliana è visibile però anche nella prima parte della Vita Nuova, quella notoriamente considerata dai critici “cavalcantiana” ed agisce sia a livello metapoetico che stilistico. Il secondo capitolo è una breve disamina della filosofia amorosa dantesca dal Convivio alla canzone Amor che movi tua vertù dal cielo, un testo di svolta, intriso di influssi guinizzelliani, in cui l’amore è definito in una prospettiva nuova, universale e cosmica, che preannuncia «l’amor che move il sole e l’altre stelle» della Commedia. Il terzo capitolo, articolato in tre paragrafi, rintraccia i principali momenti, nelle tre cantiche della Commedia, che segnano lo sviluppo teoretico della concezione d’amore di Dante volto a sanare l’annoso conflitto tra amore e virtù, passione e ragione, che il Guinizzelli aveva, in qualche modo, aggirato. Eppure l’egida guinizzelliana illumina questa complessa operazione dantesca che vede tra diversi episodi del poema tendersi fili sottili e sapienti con un climax ascendente dall’amor cortese all’amor cristiano il cui inizio è unanimemente collocato nel V canto dell’Inferno. L’episodio di Paolo e Francesca è parso ad una parte della critica l’espressione di un’abiura da parte di Dante dello stilnovismo e dunque della dottrina d’amore guinizzelliana e della stessa Vita Nuova. In realtà nel peccato degli amanti riminesi l’Alighieri ha voluto indicare il residuo sensualistico persistente al fondo di quella dottrina e della sua stessa poesia anteriore alla Commedia, dimostrando l’erroneità di alcuni assunti della teorica d’amore cortese che saranno corretti nel Purgatorio. Questa è la strada che gli consente di non rinnegare il suo passato poetico ma di accoglierlo nella sintesi onnicomprensiva del poema che è la nuova arte cui si è rivolto il suo genio. Nel Purgatorio la lirica d’amore affiora alle pendici del monte nelle stesse condizioni del poeta-pellegrino, con la necessità di essere purgata e affinata ma definitivamente redenta insieme all’amore, entrambi riorientati verso l’alto, lontano dalle contingenze terrene e dal gravame sensualistico ma mai dimentichi dei motivi giovanili. Dal Purgatorio al Paradiso la ripresa e il potenziamento semantico delle immagini e delle metafore del Guido bolognese rivelano che l’insegnamento guinizzelliano non è affatto dimenticato o superato. Per entrambi i poeti l’amore è una forza nobilitante che spinge all’esercizio della virtù, è ricerca e tensione verso la verità in interiore homine, ma è un processo che solo nel poema sacro riesce a trovare il suo approdo finale nella caritas, la virtù che “numquam excidit” e che lega in eterno la creatura al suo creatore in un afflato cosmico.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.
Informazioni tesi
Autore: | Marianna Farese |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi di Napoli - Federico II |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Lettere moderne |
Relatore: | Corrado Calenda |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 129 |
Forse potrebbe interessarti la tesi:
Il tema dell'amore nella filosofia di Tommaso d'Aquino
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi