Stephen Toulmin ''neo-umanista'': scienza, etica e retorica
Ricapitolando, il motivo che attraversa l'intera opera toulminiana è l'attacco ad una concezione esclusivamente formalistica della razionalità umana, che si estrinseca nell'ideale geometrico-deduttivo dell'argomentazione. Toulmin ne ravvisa le origini in Platone e il pieno splendore da Cartesio in poi – come risposta alla crisi sociale economica e religiosa del diciassettesimo secolo – passando per Russell, il Tracatus di Wittgenstein, gli empiristi logici e i loro epigoni al di qua e al di là dell'Atlantico.
Sempre, iniziando come filosofo della scienza e continuando come storico e sociologo della scienza, eticista e storico delle idee, Toulmin ha coerentemente avversato l'ideale "moderno" della formalizzazione incontrollata del pensiero; dapprima richiamandosi alla pluralità delle Lebensformen intuita da Wittgenstein, per poter meglio aderire alla sostanza metodologica delle scienze naturali, poi convincendosi che l'approccio rigoristico al reale non riesce a cogliere tutte le sfumature del reale stesso, e soprattutto non riesce a proporre piani d'azione efficaci per risolvere i dilemmi della vita quotidiana.
Ad una concezione astratta, decontestualizzata, metastorica della razionalità, indifferente alle vicissitudini dei concreti esseri umani, Toulmin perciò contrappone la phronesis di Aristotele, quella "ragionevolezza" pratica che storicamente si alterna alla tradizione tecnico-formalistica. Nella seconda metà del ventesimo secolo, a parere di Toulmin, la minaccia di una guerra nucleare, la tecnologia biomedica, il depauperamento delle risorse naturali e il crescente divario tra la parte ricca e quella povera del pianeta stanno determinando il recupero della filosofia pratica, un "neo-umanesimo" che si esprime attraverso stilemi retorici per veicolare credenze in maniera contestuale, che riabilita l'"etica dei casi" per prevenire l'avventatezza delle generalizzazioni etiche, che, infine, ritorna al locale e al temporale come dimensioni imprescindibili nella risoluzione dei problemi pratici.
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Informazioni tesi
Autore: | Fabrizio Moneti |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 1998-99 |
Università: | Università degli Studi di Firenze |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Filosofia |
Relatore: | Alessandro Pagnini |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 138 |
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