Skip to content

Per una rilettura dell'Oedipus di Seneca

Se nulla di sicuro conosciamo in merito alla datazione delle tragedie senecane, innegabile è l'innovazione di tali drammi rispetto ai modelli greci e ampie risultano le tracce da essi lasciate nel corso dei millenni successivi.
La seguente trattazione si propone pertanto di delineare, nella sezione introduttiva, i tratti principali dello stile, delle tematiche, della metrica e dell'ideologia ravvisabili nelle tragedie vergate da Seneca, concentrandosi maggiormente sull'Oedipus.
In questa sede viene dunque indagato, in primo luogo, il rapporto tra l'Edipo senecano e l'Οἰδίπους τύραννος sofocleo, in merito a cui risultano puntualizzate discrepanze e analogie; ulteriori spunti di riflessione fioriscono dal confronto tra le diverse modalità secondo le quali la vicenda edipica appare narrata nell'Oedipus e nelle fonti greche contemporanee o antecedenti a Sofocle. La sezione introduttiva si conclude con una rapida carrellata di testi – lirici, ma soprattutto tragici – inerenti alle sorti dello sventurato re di Tebe: dalla tarda antichità al XXI secolo, scorreremo le opere di numerosi autori al fine di constatare i diffusi e persistenti lasciti della versione senecana del dramma tra i suoi epigoni.
La seconda sezione dell'opera si focalizza maggiormente sull'Edipo senecano, al fine di cogliere, attraverso lo studio del lessico utilizzato, i temi, le caratteristiche, il pensiero e lo stile del Seneca tragico.
La prima sfera semantica indagata è quella legata a famiglia, generazione, fertilità, incesto, stirpe e parricidio, a cui segue l'analisi di termini inerenti al contrasto tra il sapere e il non sapere, all'indagine, alla dissuasione dalla ricerca e alla memoria. Interessante sarà poi rilevare i vocaboli e le espressioni appartenenti agli ambiti del dubbio, dell'inganno e della segretezza, ai concetti di molteplicità e duplicità, alle antitesi tra luce e ombra, vista e cecità.
Ampio spazio viene poi lasciato all'osservazione dei lessici tecnici (giuridico e sacrale, innanzitutto, ma anche militare) a cui Seneca sovente attinge nelle sue tragedie – e nell'Oedipus in particolare –. Terrore e timore, esilio e peregrinazione, peste, contaminazione e medicina, morte, orrore e dolore, odio, ira e follia concorrono infine a dipingere un affresco completo del lessico impiegato da Seneca nel corso della sua versione del mito di Edipo.
La terza fase della trattazione si articola in una serie di tre commenti continui di passi tratti dall'Oedipus, diversi per metro e contenuto (si tratta, rispettivamente, di una sezione corale, un dialogo inerente a un turpe sacrificio, un monologo incentrato sulla grottesca e macabra descrizione di una scena necromantica), eppure accomunati dal tangibile desiderio di Seneca di discostarsi dal modello greco.
L'accurata scelta dei vocaboli, l'insistenza su particolari oscuri e dettagli aberranti, la rappresentazione di un universo totalmente scevro di ogni speranza contribuiscono a convogliare la visione senecana del genere tragico e, in particolare, della leggenda di Edipo. Lo stile rigonfio, barocco e involuto, l'insistita polivalenza dei personaggi, la fitta trama di figure retoriche riflettono inoltre i gusti di un'epoca nella quale il contesto antropologico, giuridico, sociale e religioso alla base del nucleo originario della vicenda edipica si era ormai perduto irrimediabilmente, lasciando spazio a nuovi germogli – maggiormente contorti e tenebrosi, ma parimenti affascinanti – d'interpretazione del mito.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
PREMESSA Se nulla di sicuro conosciamo in merito alla datazione delle tragedie senecane, innegabile è l'innovazione di tali drammi rispetto ai modelli greci e ampie risultano le tracce da essi lasciate nel corso dei millenni successivi. La seguente trattazione si propone pertanto di delineare, nella sezione introduttiva, i tratti principali dello stile, delle tematiche, della metrica e dell'ideologia ravvisabili nelle tragedie vergate da Seneca, concentrandosi maggiormente sull'Oedipus. In questa sede viene dunque indagato, in primo luogo, il rapporto tra l'Edipo senecano e l'Οἰδίπους τύραννος sofocleo, in merito a cui risultano puntualizzate discrepanze e analogie; ulteriori spunti di riflessione fioriscono dal confronto tra le diverse modalità secondo le quali la vicenda edipica appare narrata nell'Oedipus e nelle fonti greche contemporanee o antecedenti a Sofocle. La sezione introduttiva si conclude con una rapida carrellata di testi – lirici, ma soprattutto tragici – inerenti alle sorti dello sventurato re di Tebe: dalla tarda antichità al XXI secolo, scorreremo le opere di numerosi autori al fine di constatare i diffusi e persistenti lasciti della versione senecana del dramma tra i suoi epigoni. La seconda sezione dell'opera si focalizza maggiormente sull'Edipo senecano, al fine di cogliere, attraverso lo studio del lessico utilizzato, i temi, le caratteristiche, il pensiero e lo stile del Seneca tragico. La prima sfera semantica indagata è quella legata a famiglia, generazione, fertilità, incesto, stirpe e parricidio, a cui segue l'analisi di termini inerenti al contrasto tra il sapere e il non sapere, all'indagine, alla dissuasione dalla ricerca e alla memoria. Interessante sarà poi rilevare i vocaboli e le espressioni appartenenti agli ambiti del dubbio, dell'inganno e della segretezza, ai concetti di molteplicità e duplicità, alle antitesi tra luce e ombra, vista e cecità. Ampio spazio viene poi lasciato all'osservazione dei lessici tecnici (giuridico e sacrale, innanzitutto, ma anche militare) a cui Seneca sovente attinge nelle sue tragedie – e nell'Oedipus in particolare –. Terrore e timore, esilio e peregrinazione, peste, contaminazione e medicina, morte, orrore e dolore, odio, ira e follia concorrono infine a dipingere un affresco completo del lessico impiegato da Seneca nel corso della sua versione del mito di Edipo. La terza fase della trattazione si articola in una serie di tre commenti continui di passi tratti dall'Oedipus, diversi per metro e contenuto (si tratta, rispettivamente, di una sezione corale, un dialogo inerente a un turpe sacrificio, un monologo incentrato sulla grottesca e macabra descrizione di una scena necromantica), eppure accomunati dal tangibile desiderio di Seneca di discostarsi dal modello greco. L'accurata scelta dei vocaboli, l'insistenza su particolari oscuri e dettagli aberranti, la rappresentazione di un universo totalmente scevro di ogni speranza contribuiscono a convogliare la visione senecana del genere tragico e, in particolare, della leggenda di Edipo. Lo stile rigonfio, barocco e involuto, l'insistita polivalenza dei personaggi, la fitta trama di figure retoriche riflettono inoltre i gusti di un'epoca nella quale il contesto antropologico, giuridico, sociale e religioso alla base del nucleo originario della vicenda edipica si era ormai perduto irrimediabilmente, lasciando spazio a nuovi germogli – maggiormente contorti e tenebrosi, ma parimenti affascinanti – d'interpretazione del mito. 2

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Il miglior software antiplagio

L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.

Informazioni tesi

  Autore: Jennifer Bertasini
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2012-13
  Università: Università degli Studi di Pisa
  Facoltà: Lettere e Filosofia
  Corso: Filologia e Storia dell'Antichità
  Relatore: Rossana Mugellesi
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 273

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

pasolini
seneca
cocteau
sofocle
analisi lessicale
edipo re
commento continuo
oedipus, edipo
teatro antico, tragedia
letteratura classica, mitologia, mito

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi