Per la storia dell’istruzione agraria negli anni ’30 del Novecento: l’Archivio storico dell’Istituto Tecnico Agrario “A. Ciuffelli” di Todi
La ricerca inquadra preliminarmente l'archivio scolastico nella sua determinazione di bene culturale, riconosciuta con il passaggio da memoria-autodocumentazione per l'istituto, perché riflesso della sua attività amministrativo-gestionale, a memoria-fonte attiva, sia nel processo di riappropriazione della storia della scuola, sia a livello di patrimonio storico nazionale, capace di sopperire ai vuoti delle fonti della storia istituzionale italiana contemporanea (creati da scarti, eliminazioni, danneggiamenti o traslochi e dispersioni).
Proprio lo sforzo di riempire quei vuoti generati soprattutto dagli scarti post-bellici poco assennati e dai trasferimenti dannosi, che hanno lasciato enormi lacune nella storia dell'istruzione, specie secondaria, della prima metà del Novecento, ha risvegliato l'interesse e un movimento di ricostruzione della Storia dalla base, dalla sua ricezione in ambito locale. Ma importante è anche l'atto di riappropriazione della proprio passato da parte delle scuole, che fanno riemergere dagli archivi l'evoluzione che le ha caratterizzate, i risultati raggiunti nel tempo, in un fase storica che le vede autonome e concorrenti. L’archivio della scuola riconosce così agli insegnanti e agli studenti nuove prerogative, che li legano alla fruizione diretta delle fonti e alla possibilità di effettuare attività di ricerca. Proprio quest'ultima fa sì che l’archivio diventi effettivamente un forte elemento identitario, oltre ad un mezzo per analisi dei fenomeni post-unitari sociali e storici che hanno investito l’Italia, attivando una serie di iniziative soprattutto nell'Italia centro-settentrionale.
Il mio lavoro inquadra la valenza che l'Istituto Ciuffelli e l'istruzione agraria hanno avuto per Todi e per l'Italia centrale; funzionalmente alla ricerca viene presentato un breve exursus storico sia dell'evoluzione generale dell'istruzione agraria di grado superiore sia del Ciuffelli stesso: la fondazione nella forma di Colonia, scuola per “i fanciulli maschi presi dalla classe povera degli agricoltori”, a differenza delle altre Colonie in Umbria ed Italia, che erano istituti di rieducazione per minorenni con pendenze penali; la trasformazione in Regia Scuola Pratica di Agricoltura nel 1883 destinata all'educazione dei figli dei piccoli proprietari terrieri e dei fattori, con il passaggio da corso triennale a quadriennale nel 1912, la cui conclusione portava all'attribuzione di un attestato di licenza; con il rango di scuola media superiore raggiunto nel 1924, a corso triennale con conferimento del diploma di Perito agrario; la successiva metamorfosi in Istituto tecnico agrario a corso quadriennale fino al 1944, dopo di che diventa quinquennale.
La ricerca si focalizza sul materiale dell'archivio dell'Istituto, incentrando l'attenzione su un arco cronologico che va dal 1928 al 1940: date significative perché segnano rispettivamente il passaggio al Ministero dell'Istruzione delle scuole di ordine tecnico alla dichiarazione di guerra. Si è riscontrato che la documentazione che conserva l'archivio non è ordinata (archivisticamente parlando, visto che la condizione fisica delle carte è buona) ed è complessivamente molto vasta. Tramite il campione di materiale ho provato ad analizzare la documentazione, ricavandone gli andamenti nel periodo da me considerato (crescita delle iscrizioni in relazione con la crescita economica e lo sviluppo agricolo nazionale, rapporto tra interni ed esterni al Convitto, lavoro del padre e quindi composizione sociale della popolazione scolastica).
La peculiarità di questo “fondo”, oltre che nella mole, sta nel mostrare il costante legame tra l’istituto scolastico e il territorio non solo circostante ma anche nazionale, la funzione che ha svolto non solo nell’ambito dell’istruzione agraria ma dell’istruzione in generale e l’importanza ad esso riservata, soprattutto durante il Ventennio, tramite costanti controlli e adattamenti legislativi che dalla Colonia l’hanno fatto divenire l’attuale Istituto Tecnico Superiore.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.
Informazioni tesi
Autore: | Sara Ferranti |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2006-07 |
Università: | Università degli Studi di Perugia |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Scienze storiche |
Relatore: | Patrizia Angelucci |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 129 |
Forse potrebbe interessarti la tesi:
L'archivio storico della società Piaggio
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi