Peleo e Teti: una relazione asimmetrica
La ricerca che ho scelto di condurre ha come finalità principale quella di delineare i tratti di due figure mitiche: Peleo, un mortale, e Teti, una delle Nereidi, i genitori di Achille. L’obiettivo è studiare la loro relazione asimmetrica, soffermandosi in particolar modo sulle difficoltà e le incomprensioni di coppia: la convivenza tra un uomo e una dea, una mésalliance appunto, non è per nulla facile.
L’indagine è il risultato di una collazione di elementi presenti nelle fonti in cui è attestato il rapporto di Peleo e Teti, anche se, nel corso del mio lavoro, ho comunque cercato di approfondire tutto ciò che ruota attorno a questo connubio: ad esempio, ho specificato l’esistenza di un’altra divinità, Τηθύς, la compagna di Oceano, che non va confusa con Teti, ho analizzato il ruolo della Nereide nell’Iliade e mi sono occupato della παιδεία di Achille. La metodologia seguita si è basata sul confronto delle varie fonti: ogni informazione relativa alla mésalliance di Peleo e Teti e tutti gli eventi (più o meno strettamente) ad essa collegati trovano appunto corrispondenza nelle fonti esaminate.
Lo studio è articolato in cinque capitoli: il primo è strettamente propedeutico, mentre gli altri, in particolar modo il quarto e il quinto, approfondiscono le caratteristiche e tutti gli aspetti del connubio asimmetrico di Peleo e Teti. La finalità primaria è quella di cercare di disporre tutte le fonti secondo un ordine che sia coerente il più possibile, per quanto nel mito non è sempre facile stabilire una sequenza precisa e impeccabile tra i fatti, soprattutto perché le suddette fonti presentano molte varianti. Inoltre nel mito manca una cronologia continua e la differente qualità del tempo mitico si riflette sulla differente qualità dei personaggi mitici, rispetto al tempo e ai personaggi del mondo umano.
Una tessera essenziale per comporre il mito è la θνητογαμία («matrimonio con un mortale») di Teti: il momento in cui mondo umano e divino si fondono. I doni degli dei che Peleo riceve e dai quali non può sfuggire enfatizzano maggiormente la distanza tra le due ‘razze’, soprattutto per il fatto che, in fin dei conti, quei regali (asta di frassino, μάχαιρα e cavalli immortali) gli sono di poca utilità: l’unico dono positivo è aver avuto la possibilità di sposarsi con una dea per innalzare la propria stirpe. Purtroppo l’unione tra nature separate (umana e divina) non è stabile: lo è solo il giorno in cui si celebra la fastosa cerimonia nuziale, durante la quale Peleo è accolto nella cerchia divina, praticamente un istante. La cattura di una dea marina ha come obiettivo la conquista della sua fecondità, non una vita coniugale duratura: del resto la profezia di Temi non implicava una relazione stabile ed edificante.
La mésalliance è destinata a rompersi: le nozze dell’eacide con la figlia di Nereo determinano una separazione di quest’ultima dal mondo divino, dissociazione di cui la Nereide risente. Impossibilitata a trascorrere la sua esistenza a Ftia, nel mondo degli umani, in seguito alla trasgressione di Peleo, il quale le impedisce di rendere immortale il figlio Achille, ritorna nel mare: la mancata immortalità del Pelide sanziona inevitabilmente il distacco tra uomini e dei.
Nelle Argonautiche di Apollonio Rodio, Teti, dopo aver abbandonato lo sposo, riemerge dalle acque per aiutare Peleo e gli altri Argonauti nell’attraversamento delle Plancte, soddisfando così la richiesta di Era, sua nutrice: la dea, sfiorando la mano del mortale, dà il primo segnale del fatto che, almeno in parte, è ancora legata a lui, se non altro perché è l’uomo con il quale ha dato alla luce Achille, l’eroe che, ucciso a Troia, sarà ricordato per l’eternità per il suo valore. È nell’esodo dell’Andromaca euripidea che Teti, abbandonate aridità e amarezza, giunge nella pianura di Ftia e dona a Peleo la promessa di una felicità eterna, da vivere in coppia, negli abissi. Egli, dopo la morte, diventerà un dio: il matrimonio, che sembrava fallito e perduto, si salva in un altrove, nel mare, dove finalmente Peleo potrà trovare la serenità e fare visita a suo figlio nell’Isola Bianca.
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Informazioni tesi
Autore: | Michele Marassi |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2011-12 |
Università: | Università degli Studi di Trieste |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Filologia, Letterature e Storia dell'Antichità (LM 15) |
Relatore: | Elena Fabbro |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 185 |
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