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Oltre la massa? Il Pd tra vecchi e nuovi media. Analisi del caso torinese

Il messaggio di un medium o di una tecnologia è nel mutamento di proporzioni, di ritmo o di schemi che introduce nei rapporti umani Societies have always been shaped more by the nature of the media by which men communicate than by the content of the communication. Ho voluto introdurre il mio lavoro partendo da due affermazioni di Marshall McLuhan perché durante la stesura di questa tesi più volte mi è capitato di tornare a rileggerle ad alta voce e nella loro, oggi mi sento di definirla tale, semplicità, mi hanno aiutato nel tentativo di inquadramento ell’analisi dei media, della politica e del rapporto che intercorre tra loro, in relazione al caso del Partito Democratico e al suo utilizzo dei mezzi di comunicazione in Italia e nella realtà torinese in particolare. Nel primo capitolo di questa tesi ho voluto affrontare l’analisi dei presupposti che individuano la tradizione di studi sulla comunicazione politica oggi dominante in Italia. Per farlo ho scelto di utilizzare come testo di riferimento il volume di Gianpiero Mazzoleni, La comunicazione politica. Si tratta di un testo molto diffuso nei corsi universitari di Scienze della Comunicazione italiani e che ha caratteristiche assimilabili ad un manuale universitario; mi è sembrato che, per queste ragioni, potesse essere considerata una sintesi rappresentativa dei presupposti generali che oggi individuano la comunicazione politica come disciplina di studi e come ambito professionale. Il mio obiettivo era comprendere come, all’interno di quella tradizione di studi, venisse tematizzata la presenza dei nella società, come venisse interpretata la loro azione in relazione ai mutamenti sociali, e come tutto ciò abbia agito storicamente sull’organizzazione stessa dei partiti, sulla loro struttura e in definitiva sulla politica nel suo insieme. Per far ciò ho ragionato sul concetto di massa e sulle sue declinazioni sempre in relazione ai media e alla loro azione sulla società. Nel confrontarmi con questa tradizione di studi ho cercato di farmi guidare dalla critica che McLuhan avanzò, già nei primi anni Sessanta, ai suoi presupposti, ossia all’idea che l’azione storica dei media sia riducibile all’azione dei contenuti che essi veicolano e che, di conseguenza, l’azione di un medium sia politicamente e storicamente tanto più “potente” quanto maggiore è il numero dei destinatari raggiunti dalla sua azione. Ho concluso il capitolo con un tentativo di analisi sugli effetti che i nuovi mezzi elettronici, internet in particolare, stanno avendo sulla società e sulla politica oggi, sui modi tramite i quali internet ridisegna i rapporti tra gli individui, tra i partiti e il territorio e sulle sue caratteristiche peculiari.
Non giungo comunque ad un’ipotesi definitiva perché, citando McLuhan, ‘we don’t know who discovered water, but we are pretty sure it wasn’t a fish’. In apertura del secondo capitolo ho descritto i due percorsi che ho seguito per mettermi in contatto con alcuni esponenti del Pd, con i quali mi sono confrontata, sia in colloqui individuali, di persona o al telefono, sia partecipando ad alcuni direttivi dei circoli territoriali, e il cui contributo ho utilizzato nel corso di questo e di tutti i capitoli seguenti. Ho poi descritto l’organizzazione del partito sul territorio torinese, la sua divisione in circoli territoriali, le sedi e gli orari dei circoli e i loro principali compiti.

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Introduzione 4 Introduzione Il messaggio di un medium o di una tecnologia è nel mutamento di proporzioni, di ritmo o di schemi che introduce nei rapporti umani 1 Societies have always been shaped more by the nature of the media by which men communicate than by the content of the communication 2 Ho voluto introdurre il mio lavoro partendo da due affermazioni di Mar- shall McLuhan perchØ durante la stesura di questa tesi piø volte mi è capitato di tornare a rileggerle ad alta voce e nella loro, oggi mi sento di definirla tale, semplicità, mi hanno aiutato nel tentativo di inquadramento dell’analisi dei media, della politica e del rapporto che intercorre tra loro, in relazione al caso del Partito Democratico e al suo utilizzo dei mezzi di comunicazione in Italia e nella realtà torinese in particolare. Nel primo capitolo di questa tesi ho voluto affrontare l’analisi dei pre- supposti che individuano la tradizione di studi sulla comunicazione politica oggi dominante in Italia. Per farlo ho scelto di utilizzare come testo di riferi- mento il volume di Gianpiero Mazzoleni, La comunicazione politica 3 . Si tratta di un testo molto diffuso nei corsi universitari di Scienze della Comunicazione italiani e che ha caratteristiche assimilabili ad un manuale universitario; mi è sembrato che, per queste ragioni, potesse essere considerata una sintesi rappresentativa dei presupposti generali che oggi individuano la comunica- zione politica come disciplina di studi e come ambito professionale. Il mio o- biettivo era comprendere come, all’interno di quella tradizione di studi, venis- se tematizzata la presenza dei nella società, come venisse interpretata la lo- ro azione in relazione ai mutamenti sociali, e come tutto ciò abbia agito stori- camente sull’organizzazione stessa dei partiti, sulla loro struttura e in definiti- va sulla politica nel suo insieme. Per far ciò ho ragionato sul concetto di massa e sulle sue declinazioni sempre in relazione ai media e alla loro azione sulla società. Nel confrontar- 1 Marshall McLuhan, Gli strumenti del comunicare, il Saggiatore, Milano, 2008, p. 30 2 McLuhan, op. cit. 3 Gianpietro Mazzoleni, Comunicazione politica, il Mulino, Bologna, 2004

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Informazioni tesi

  Autore: Silvia Dionisia Pittatore
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2010-11
  Università: Università degli Studi di Torino
  Facoltà: Lettere e Filosofia
  Corso: comunicazione multimediale e di massa
  Relatore: Paola Pallavicini
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 153

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