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Nuove tecnologie ed esperienze di visione nel Multiplex Arcadia di Melzo: una indagine sociologica

La recente rivoluzione digitale e lo sviluppo di nuove tecnologie hanno dato nuovi e significativi stimoli al linguaggio cinematografico; c’è però un secondo aspetto, anch’esso legato alle nuove tecnologie, che ha raccolto un interesse minore, essendo a volte confinato in ambiti di studio più propriamente tecnici: mi riferisco ai cambiamenti che le innovazioni tecnologiche più recenti hanno portato al contesto fruitivo, ridisegnando lo spazio della sala cinematografica.

Da assidua frequentatrice di cinema, ho voluto approfondire quest'ultima questione che riguarda più da vicino lo spettatore e le attuali modalità di visione e fruizione del film in sala.

Il lavoro è diviso in 5 capitoli, seguiti da un’Appendice Tecnica. Il primo capitolo, teorico e introduttivo, compie una panoramica sui recenti studi dedicati alla spectatorship cinematografica.

Il capitolo successivo si occupa del modo in cui alcune innovazioni tecnologiche introdotte in sala abbiano significativamente contribuito a modificare l’esperienza di visione cinematografica, dando allo spettatore la possibilità di “immergersi” in uno spazio in cui poter esperire un tipo di esperienza audio-visiva diversa rispetto a quella offerta in passato e difficilmente riproducibile da altri contesti (Capitolo II).

Le innovazioni tecnologiche sono però solo un singolo aspetto di un contesto più ampio: nel Capitolo III si ragiona sul ruolo della sala collocata all’interno di uno scenario socio-economico e tecnologico che ha moltiplicato le possibilità di fruire il “prodotto film” e nel quale la sala sembra comunque mantenere una posizione privilegiata. Vengono evidenziati quei fattori che, nel parere di chi scrive, hanno portato a restituire all’esperienza cinematografica il suo tradizionale valore di pratica sociale e di “evento” collettivo; segue un necessario accenno al consumo di film in Italia negli anni Novanta e ai futuri sviluppi dell'esercizio cinematografico.

A sostegno delle osservazioni precedentemente esposte ho scelto di presentare, come esempio paradigmatico, il cinema Arcadia di Melzo, descritto nei suoi tratti distintivi (gli spazi, i servizi, la tecnologia) e ho aggiunto, a conclusione del ragionamento, i dati di una personale ricerca quantitativa, compiuta su un campione di 230 persone, che mi ha permesso di registrare l’atteggiamento del pubblico verso alcuni dei cambiamenti descritti in questo lavoro (Capitolo IV e Appendice).

In conclusione, ho identificato tre diversi modelli di comportamento fruitivo che sembrano essere coerenti con i cambiamenti della sala e del contesto socio-tecnologico in cui l’esperienza cinematografica si inserisce (Capitolo V). In chiusura ho preparato delle schede tecniche che presentano le principali innovazioni descritte nella tesi: “Il suono stereofonico e i sistemi audio digitali”, “La tecnologia IMAX”, “La certificazione THX”.

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1 PREMESSA Da diversi anni a questa parte si discute dell’apporto dato da alcune innovazioni tecnologiche al linguaggio cinematografico: la numerizzazione del segnale analogico ha permesso di manipolare le immagini in fase di post- produzione ma anche di crearne altre ex novo, prive di referenti esterni (immagini di sintesi), così come ha ampliato le possibilità sonore del film. I cineasti si sono quindi confrontati con nuovi strumenti che hanno consentito di arricchire il linguaggio cinematografico ma anche il modo di pensare gli stessi film. Un altro aspetto legato alle nuove tecnologie ha raccolto invece un interesse minore essendo a volte confinato in ambiti di studio più propriamente tecnici: ci riferiamo ai cambiamenti nel contesto fruitivo, legati alle innovazioni di questi ultimi anni; oltre ad aver ampliato le possibilità del linguaggio cinematografico, esse hanno anche significativamente contribuito a migliorare le condizioni di fruizione ridisegnando lo spazio della sala cinematografica. Da assidui frequentatori di cinema abbiamo voluto approfondire questo discorso che riguarda più da vicino gli spettatori e le attuali modalità di fruizione del film nella sala cinematografica, consapevoli di trovarci a contatto con una realtà che è ancora in pieno sviluppo: è sufficiente pensare alla recente novità del “cinema elettronico” o digitale, di cui si parla solo da pochissimi anni, che potrebbe portare addirittura alla scomparsa della tradizionale pellicola cinematografica, a vantaggio di proiettori digitali e della “trasmissione” del film alle sale per mezzo del satellite. Una personale esperienza di lavoro fatta direttamente “sul campo” è stata uno stimolo ulteriore per approfondire questo argomento e adottare un più ampio punto di vista.

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Informazioni tesi

  Autore: Paola Ferrario
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 1998-99
  Università: Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
  Facoltà: Lettere e Filosofia
  Corso: Lettere
  Relatore: Francesco Casetti
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 123

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