Lo sviluppo della mente musicale nel bambino. Aspetti cognitivi ed emozionali
Nell’ambito delle tematiche relative allo sviluppo della mente musicale dal punto di vista cognitivo ed emozionale, ho scelto di focalizzare la mia attenzione sui processi evolutivi riguardanti i primi anni di vita dell’individuo.
Nella prima parte del mio elaborato ho approfondito la definizione generale di emozione all’interno della psicologia contemporanea, analizzando poi nello specifico lo studio delle emozioni in ambito musicale, a partire dal metodo di classificazione dei vari aspetti della musica in grado di generarle. Il discorso prosegue successivamente sottolineando la distinzione tra l’espressione delle emozioni generate dalla musica e l’esperienza dell’emozione da parte degli ascoltatori, due elementi distinti l’uno dall’altro.
La seconda parte rappresenta il vero nucleo centrale del lavoro, in quanto si concentra sullo studio dell’esperienza musicale nei primi anni di vita, analizzando innanzitutto il modo in cui si sviluppano le competenze musicali nell’individuo, in grado di percepire e memorizzare i suoni sin dal periodo prenatale, e successivamente l’evoluzione delle varie fasi di acculturazione nel bambino. In seguito si parlerà della componente emozionale della musica, che svolge l’importante compito di promuovere le risposte affettive degli infanti. In quest’ambito il parlato e il cantato materno ricoprono un ruolo fondamentale in quanto, sulla base di numerosi esperimenti in materia è stato possibile dimostrare che la caratteristica affezione vocale del parlato rivolto agli infanti sembra avere conseguenze favorevoli sulla percezione e sulla memoria; il canto materno in particolare favorisce lo sviluppo evolutivo infantile identificandosi con la prima esperienza musicale vera e propria per il bambino e rappresenta un importante mezzo attraverso il quale le madri regolano l’affezione e l’emozione infantile nelle varie culture. Le ninne-nanne ad esempio, rientrano in quella categoria di oggetti e fenomeni chiamati “transizionali” da Winnicott, che svolgono una funzione centrale nel momento di “transizione” dell’addormentamento e in generale nel processo di individuazione del sé all’interno della differenziazione tra realtà interna ed esterna nella percezione del bambino. Nel prosieguo dell’elaborato verrà affrontato il ruolo delle aspettative musicali, identificate come fonte primaria di risposte emozionali negli ascoltatori, insieme alla necessità di acquisire le appropriate definizioni per descrivere le emozioni musicali. Dopo aver analizzato lo sviluppo della mente musicale nel bambino sotto vari punti di vista, che comprendono gli aspetti cognitivi ed emozionali, occorre soffermarsi sulla tematica relativa ai disturbi e disordini dello sviluppo nell’ambito della musica e successivamente sull’analisi di una particolare popolazione di individui caratterizzati da abilità musicali largamente superiori alla media, compresa l’abilità dell’orecchio assoluto, per concludere infine offrendo alcuni spunti nell’ambito della musicoterapia.
Nella terza ed ultima parte dell’elaborato viene riportata l’intervista realizzata al Dottor Nicola Pangia, membro del Consiglio Direttivo del CDM onlus Centro Didattico Musicale di Roma, sulla sua esperienza didattica con i bambini.
In Appendice è stata infine inserita la traduzione integrale del capitolo Perspectives on music and affect in the early years, di Sandra E.Trehub, Erin E.Hannon, e Adena Schachner, dal volume Music and Emotion. Theory, Research, Applications a cura di Patrik N.Juslin e John A.Sloboda, che rappresenta uno dei più recenti testi di riferimento in materia.
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Informazioni tesi
Autore: | Ludovica De Amicis |
Tipo: | Diploma di Laurea |
Anno: | 2015-16 |
Università: | Università degli Studi di Roma Tor Vergata |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Beni culturali |
Relatore: | Giorgio Adamo |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 113 |
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