La superbia in Dante: intimo conflitto tra desiderio di gloria e consapevolezza della sua vanità
In Dante è ben rilevabile, infatti, una tensione continua tra il desiderio di ottenere fama e onori mondani e la magnanima consapevolezza della loro vanità. L'argomento che ho scelto di trattare è la problematica della superbia in Dante, per quanto concerne la vita e la produzione; porre in risalto gli aspetti relativi alla vita pubblica e privata del poeta. Mi sono avvalsa delle autorevoli testimonianze degli antichi interpreti, i quali hanno compilato varie “biografie” e “vite” dell'Alighieri. Tra queste, i contributi del Boccaccio in primis e di altri, quali Giovanni Villani, Manetti e Bruni. Poi ho messo a confronto le opinioni di antichi e moderni: l'immagine che emerge non è stabile e definitiva, né tanto meno univoca. Quel che contraddistingue il dibattito è la costante contrapposizione tra chi vedeva di volta in volta il superbo o il magnanimo, tra chi si concentrava sull'uomo o sull'intellettuale. A tal riguardo, ho trattato brevemente il tema della superbia e della magnanimità così com'erano generalmente intese nel Medioevo. Il risultato è stato che entrambe le categorie si potevano ben adattare alla definizione di Dante, anche se nessuna in toto.
L'immagine che emerge da questa prospettiva è in progress, così come la critica recente a cui faccio riferimento ha definito la Comedìa un'opera in fieri.
Dante, in quanto uomo è soggetto a desideri e passioni, cresce e cambia; come poeta si evolve, elabora sempre nuove riflessioni e aspira all'eccellenza. Una delle mie tesi di fondo è, infatti, che la Comedìa costituisca il ritratto interiore dell'Alighieri e che come tale giunga ad identificarsi con il poeta stesso.Superbo o magnanimo? Difficile pronunciarsi a favore dell'una o dell'altra ipotesi; la soluzione migliore, a mio avviso, è giustapporre l'uno all'altro.
In seguito ho spostato la mia attenzione sulla produzione dantesca in particolare, come ho anticipato, sulla Comedìa. Il motivo della superbia è stato indagato sul piano del contenuto (attraverso l'analisi tematica dei canti X, XI e XII del Purgatorio); e sul piano lessicale. Fu una problematica così seria e importante per Dante che lo spinse a creare un'incredibile rete semantica intorno ad essa, una rete che concorre a definire in maniera “scientifica” la categoria della superbia e finalizzata a combatterla. Per quanto concerne il piano lessicale ho rintracciato e analizzato tutte le occorrenze del lemma superbia (e, di alcuni termini riconducibili alla medesima area semantica) nelle tre cantiche. In seguito ho provveduto a creare un valido termine di paragone con cui confrontare il peso specifico della superbia nel poema, mediante la sistematica esposizione di tutte le occorrenze dei termini relativi ai rimanenti vizi del settenario capitale.
Con l'ausilio di una siffatta collazione, sono riuscita a dimostrare che la superbia è in assoluto il vizio capitale che vanta la massima presenza nella Comedìa: al suo considerevole peso sul piano del contenuto (e, prima, su quello dell'esperienza personale del poeta), fa riscontro una complessa quanto ricca rete semantica che si articola e sviluppa intorno ad essa (il lemma superbia, infatti, ricorre nel poema con una frequenza maggiore – in senso proprio – rispetto agli altri collazionati).
Conclude il mio elaborato un capitoletto incentrato su quel che ho definito (in accordo con illustri critici moderni – tra tutti, il Bertelli e la Chiavacci Leonardi) “il canto di Dante”, ossia Purgatorio XI. Questo è, infatti, il canto più marcatamente autobiografico, percorso com'è da un capo all'altro da sotterranei motivi personali, fino all'esplicita chiusa di carattere biografico rappresentata dalla profezia dell'imminente esilio dantesco per bocca dell'amico – artista Oderisi da Gubbio.
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Informazioni tesi
Autore: | Sabrina Toppan |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2008-09 |
Università: | Università degli Studi Ca' Foscari di Venezia |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Lettere |
Relatore: | Aldo Maria Costantini |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 175 |
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