L'educazione delle ragazze nel ''De eruditione filiorum nobilium'' di Vincenzo di Beauvais
Il presente lavoro affronta il trattato pedagogico "De eruditione filiorum nobilium", scritto da Vincenzo di Beauvais tra il XII e il XIII secolo. Questo è il primo testo didattico medievale a presentare un metodo di insegnamento sistematico per i bambini nobili, con una sezione completamente dedicata alle ragazze. Inizialmente, Vincenzo prevede di scrivere una grande opera enciclopedica intitolata "Opus Universalis de statu principis", di cui il "De eruditione" avrebbe dovuto essere la quarta parte. Tuttavia egli completò solo il primo dei manuali politici, il "De moralis principis institutione", e l'ultimo, questo trattato educativo, scritto per il re di Francia Luigi IX, il quale voleva educare i suoi figli in proprio. Nella sezione maschile del "De eruditione", Vincenzo cerca di approfondire l'educazione del re delineata nel "De moralis principis institutione", mentre nei capitoli dedicati alle giovani ragazze egli sembra andare contro il modello tradizionale delle donne Capetinge, che erano profondamente immerse negli affari politici del loro regno. Il frate domenicano si concentra solo sull'edificazione morale delle donne e sul loro miglioramento spirituale, offrendo alle giovani ragazze esempi di umiltà e di castità tratti dalla Bibbia. La virtù fondamentale per le donne è la verginità, un valore da preservare prima del matrimonio, dopo la morte dei loro mariti, e per tutta la vita, se le ragazze si dedicavano a Dio. Egli divide le donne in tre categorie: mogli, vedove e vergini, in una scala di progressiva perfezione morale, e cerca di educarle sia attraverso esempi di integrità spirituale tratti dai testi patristici, in particolare s. Agostino o s. Ambrogio, sia attraverso citazioni moralistiche estrapolate - e ovviamente manipolate - da autori pagani, come Ovidio e Tibullo. In effetti, questo è, forse, l'aspetto più interessante del lavoro scritto da Vincenzo di Beauvais, che sarà preso a modello anche da due autori di sermoni del XIII secolo, Umberto di Romans e Gilbert di Tournai.
Tutto sommato, anche se Vincenzo include le donne solo marginalmente nel contesto dell'educazione, egli pone le basi per migliorare le loro future opportunità di apprendimento, riconoscendo loro la posizione di rilievo che stavano andando ad occupare nella società del XIII secolo.
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Informazioni tesi
Autore: | Sara Mangoni |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2012-13 |
Università: | Università degli Studi di Roma La Sapienza |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Filologia e letteratura dell'antichità |
Relatore: | Donatella Manzoli |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 304 |
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