L'Autenticità delle opere d'arte: il caso Hebborn

8 1. Vita di uno dei più importanti “falsari” del secolo Eric Hebborn nasce a Londra nel 1934. Egli viene attirato dal disegno sin da bambino. Tracciava delle linee su dei fogli di carta utilizzando la punta di carbonella di un fiammifero consumato che, successivamente, intingeva nel calamaio ed otteneva una linea molto gradevole. La sua creatività però non fu apprezzata: accusato ingiustamente di incendi dolosi per aver giocato con il fuoco, si vendica incendiando il guardaroba della scuola. Questo gesto lo porta al riformatorio, seguito da una serie di famiglie adottive nella cittadina di Maldon, dove inizia a frequentare il Club degli artisti della città e, nonostante la sua giovane età, partecipa alle attività e alle riunioni e ne diventa membro onorario sotto la tutela di un pittore paesaggista addestrato al Royal College of Scotland. All’età di quindici anni espone le sue opere ad una mostra organizzata dalla stessa associazione e, in quell’occasione, conosce Pamela Diamand, figlia del critico d’arte Roger Fry, che, attraverso le sue lezioni di pittura tenute il sabato mattina, contribuisce alla formazione artistica di Eric Hebborn. Negli anni fra il 1949 e il 1951 Hebborn studia alla scuola d’arte di Chelmsford. Studiava scultura, calligrafia, architettura e storia dell’arte. Fu studiando quest’ultima materia che gli capitò per la prima volta di copiare un disegno nella maniera di un artista passato, e, sempre a Chelmsford gli venne commissionato per la prima volta un disegno nello stile di un altro artista, ma questa volta non si