Irpinia Anno Zero. Come il terremoto del 1980 ha cambiato l’economia del territorio negli ultimi trent’anni
Ha ancora senso oggi occuparsi del sisma del 1980 anche sul piano prettamente politico: la catastrofe e la conseguente emergenza costituirono il pretesto per individuare e adottare procedure di spesa sempre più sbrigative; procedure che nei fatti avrebbero di lì a poco sortito l'effetto opposto, con un allungamento pluridecennale dei tempi di ricostruzione. L'intricata rete di norme, emendamenti e regolamenti attuativi da un lato consentì ai politici di gestire e smistare grosse somme di denaro in modo del tutto discrezionale, e dall'altro diede vita a sprechi e nuove forme di corruzione. Una buona mano a questa macchina infernale la diedero le decine e decine di forme di conflitto d'interessi e accumulo di cariche pubbliche, sia a livello locale che su scala nazionale (è il caso dei sindaci-tecnici o, ancora peggio, dei sindaci-ministri!). La diretta conseguenza fu che proprio in quegli anni la Lega Nord (inizialmente tramite la "Lega Lombarda", fondata nel 1982) iniziò a raccogliere i primi consensi, stigmatizzando quanto di negativo veniva emergendo dalle regioni colpite dal sisma.
Se da una parte il sisma introdusse elementi di grande novità per il Paese, per la provincia più colpita – quella di Avellino – rappresentò l'anno zero. Il 1980 fu il punto di non ritorno per l'Irpinia, la data che divise la storia di questa terra in un "prima" e in un "dopo" ben distinti.
Prima del sisma la provincia avellinese era una delle più povere d'Italia, con un'economia basata sull'agricoltura e le rimesse degli immigrati, con una presenza criminale quasi nulla ma con una rappresentanza politica di primo piano.
Dopo il sisma, la provincia vive una decennale bulimia miliardaria, assiste a uno scriteriato piano di sviluppo industriale (che ne minerà per anni la vocazione agricola e artigianale) e consente l'entrata della camorra nei propri territori, deturpati dal punto di vista sociale, politico, economico e ambientale.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Giuseppe Ceglia |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2011-12 |
Università: | Università degli Studi di Roma La Sapienza |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Filosofia, Lettere, Scienze Umanistiche e Studi Orientali |
Relatore: | Stefano Lepri |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 92 |
Forse potrebbe interessarti la tesi:
Analisi quantitativa della ricostruzione post-sisma
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi