Il kolossal italiano dal Cinemascope al piccolo schermo
Partire dal 1914 per parlare del kolossal degli anni Cinquanta e Sessanta. Interrogarci sulle ragioni dell’affermazione di un genere alle origini del cinema italiano, che continueremo ad incontrare nelle forme comunicative e spettacolari. Per quale ragione si continua a produrre questa forma di spettacolo, che più che essere un genere potrebbe averne le tipizzazioni caratteristiche o codificarne uno? Interessante cercare le tracce del continuo ripetersi di una scelta, forse stilistica; forse dettata da un calcolo matematico di ritorno economico. La scelta di imbarcarsi nella produzione, costruzione di un cinema ingombrante. Capire se le motivazioni sociali sono sempre le stesse o altre, nuove; se il film kolossal ha una sua italianità riconoscibile; se è ancora possibile fare un kolossal e sperimentare forme di linguaggio o semplicemente ripetere, ordinare, e codificare partendo dal modello hollywoodiano. Distinguere le due direzioni prese dal genere: da un lato grandi produzioni e dispiego massiccio di denaro, il modello De Laurentiis con i film che hanno cercato di conciliare grande spettacolo, marchio d’autore e impeccabile classicità. Ulisse di Camerini, Guerra e pace di Vidor o La tempesta di Lattuada fino all’affresco biblico di Huston. Dall’altro il peplum italiano a basso costo e cosiddetto filone di serie B, con i suoi Francisci, Cottafavi, Freda, con Le Fatiche di Ercole, Ercole alla conquista di Atlantide o Teodora imperatrice di Bisanzio.
Le super produzioni, così come i film storico-mitologici a basso costo, in Cinemascope e Technicolor, invitano lo spettatore ad allargare la visuale oltre le cronache di vita contemporanea, sino a recuperare il senso del meraviglioso e dello straordinario, il gusto della grande avventura vissuta da personaggi d’eccezione sullo sfondo di paesaggi ed eventi imbevuti dell’aura della leggenda. Ma, mentre i film storico-mitologici si affidano ingenuamente al fascino eroico delle figure esemplari fatte rivivere sullo schermo, i kolossal di qualità hanno bisogno della mediazione offerta da un testo letterario di indiscutibile prestigio, da cui derivare una garanzia di serietà culturale che sani ogni possibile prevenzione del pubblico medioborghese. La ricerca di mercati internazionali e la soluzione più evidente per combattere l’avvento della Televisione.
La neonata televisione si appropria dello spazio colossale, reinventandolo, adattandolo alle sue possibilità tecniche ed economiche. L’immagine e la visione si restringono per dare spazio alla parola. Lo sceneggiato è lo strumento più efficace per raccontare grandi storie ad un vasto pubblico seppur in una piccola visione. La narrazione si fa lenta, si dipana nell’arco di diverse settimane in una efficace reinvenzione del feuilleton ottocentesco, permettendo di tener maggiormente fede al testo scritto, così Majano, Bolchi … fino al 1968, con il grande sceneggiato in celluloide di Rossi, l’Odissea: una forma ibrida, che guarda al grande kolossal cinematografico, al film d’autore, allo sceneggiato classico. È il tempo della tv bernabeiana: lo sceneggiato è il mezzo per una visione divulgativa, istruttiva e alfabetizzante. L’avventura anche qui… ma non da vedere, da ascoltare. Qui si racconta, non si vede. O si vede altro da ciò che si racconta.
La televisione, oggi, ha annullato quel meccanismo di parola spettacolo dello sceneggiato classico, importando modelli produttivi e narrativi del kolossal televisivo d’oltre oceano. Il percorso della Lux Vide ci permette di illustrare i nuovi obiettivi della grande fiction nata e narrata per il piccolo schermo. Il cinema diventa mezzo per questa televisione, la pellicola luogo di qualità per un prodotto destinato ancora al più vasto pubblico possibile. Le grandi storie di sempre si adattano ai tempi mischiando al loro interno una varietà di possibilità espressive limitate ma efficaci, facendo leva su alcuni dei procedimenti del kolossal di qualità degli anni Sessanta: il ricordo di storie da sempre conosciute e che appartengono alla cultura di chi le dovrà guardare. Il motore sono i personaggi, le storie, come ci aiuta a capire Luca Manzi, responsabile editoriale della Lux, non l’immagine e forse neppure più le parole.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Cosimo Severo |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2001-02 |
Università: | Università degli Studi di Bologna |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Relatore: | Antonio Costa |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 179 |
Forse potrebbe interessarti la tesi:
Lontano da Hollywood: il caso Fandango. Un modo di produzione del cinema italiano.
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi